Tanti metalli e tagli laser: la moda
2019 arriva direttamente dallo spazio

Tanti metalli e tagli laser: la moda 2019 arriva direttamente dallo spazio
di Massimiliano Viti
4 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Marzo 2018, 13:42
La moda si sa, per sua natura, deve anticipare (o dettare) le tendenze delle prossime stagioni. Per il prossimo inverno sappiamo già tutto grazie ai saloni e alle fashion week che si sono succedute. Ma anche per l’estate 2019 gran parte del lavoro è stato già svolto. Le maison stanno ultimando le loro collezioni. Un’anteprima la vedremo al prossimo Pitti di giugno. Quali saranno le tendenze moda? L’Unione Stilisti Marche, con il supporto della designer Marika Mira, ha decodificato i macro trend con tre parole chiave: velocità, intrecci e duttilità.

Show cosmico
Il primo trend è stato battezzato “Attrazione spaziale” e trae ispirazione dall’Op-Art e dall’arte non oggettiva, due movimenti contemporanei che interpretano il concetto elettronico, le illusioni ottiche, il futuristico. Nel vocabolario del fashion ciò è sinonimo di performance metalliche, astrazioni geometriche, intrecci, microtexture, trasparenze tecnologiche, translucido, metallico e perlato, arte cinetica (per ingannare gli occhi sfruttando il colore), forme geometriche semplici (giochi grafici tipo zebra, coccodrillo, disegni di triangoli) che mettono in risalto la pulizia del minimalismo. Nei materiali il trend fa bella mostra di sé attraverso tessuti elasticizzati, tagli laser, grandi paillettes bicolori, effetto carta alluminio (visto da Tom Ford), giochi di righe e macro intrecci, scacchi e dettagli active. I colori sono il bianco tecnico, gli accenti fluo, giallo, arancio, fucsia, blu cielo, grigio e i perlati come oro, rosa e verde acqua.



Etnostyle
Il secondo trend è il mix di culture, è il tema di mezzo, più femminile, tra serietà e giocosità, tra contemporaneo e barocco, horror mood e toni fantastici. E’ caratterizzato da un tripudio di fiori, disegni tropicali e geometrici, volo di farfalle, piume, rettili, ricami, rose e righe, coccarde e passamanerie, volumi eleganti e grafica tipo acquerello. I colori sono rosa salmone, rosso “Lucifero” e giallo ambra. Poi i toni dei metalli preziosi (oro, argento, platino e bronzo), blu scuro, nero e i colori estivi del sottobosco. Il terzo trend è quello dello “Spazio primordiale”, un irriverente interpretazione del primitismo contemporaneo, che ci porta nel mondo minerale, ai graffiti, effetti ruvido-grezzo, ceramiche cinesi, graffi sulle superfici. L’elaborazione di un nuovo mondo organico, la materia pura elaborata con sperimentazioni di trattamenti, artigianalità dei dettagli. Applicare questo trend alla moda vuol dire utilizzare materiali con effetti pietra, roccia vulcanica, metallo duro corroso, materiali oleosi, terrosi, granulosi; intrecci fatti a mano, lavorazioni all’uncinetto, goffrati, disegni tipo meduse, impunture grandi con fettuccia.



Colori della terra
I colori sono le tonalità più terrose della gamma dei marroni, quelle più fredde e secche del giallo, i rossi bruciati e i verdi disidratati. Molte sfumature per multi intrecci creano effetti melange. Lineapelle ha celebrato il tema Empathy. Glitter, lamine, iridescenze, stampe, perle e specchi: una grande ricerca di luce, brillantezza e fantasia. Poi rifiniture cangianti e brillanti, pelli serigrafate e perlate in colori accesi ma non eccessivi. Il tutto studiato per rispondere alla forte richiesta di mercato di soluzione sportive e casual: pelli e materiali morbidi in colori versatili che facciano da base per plotter, laser, applicazioni, glitter metallico. Spazio anche all’accoppiamento innovativo, con la pelle che si abbina a tessuti, sintetici e materiali tecnici in forme inedite e che ne enfatizzano la duttilità.



La natura ispira
Milano Unica ha riunito la sua ricerca delle tendenze moda Primavera-Estate 2019 attraverso la creatività applicata ai temi dell’Acqua, dell’Aria e della Terra. Lo fa accostando tali elementi a tre tipologie di personaggi: il grande oceanografo francese Jacques Cousteau, il ballerino russo Rudolf Nureyev e i Masai, un popolo nomade legato indissolubilmente alla terra madre e origine di ogni civiltà.Il tema dell’Acqua ci introduce alle meraviglie umane della civiltà ellenica e a quelle naturali dei fondali marini. La natura sommersa rivela tutti gli elementi del mondo della nautica, dalle vele impermeabili alle cime e corde, agli argani, ai tralicci e ai timoni in legno e titanio, fino a tutte le invenzioni legate al mondo subacqueo, come le mute, gli scafandri da palombaro e i materiali high-tech in continua evoluzione. Per quanto riguarda l’Aria, voliamo nello spazio dove la tuta ipertecnologica e glam è una reinterpretazione dei costumi performanti della danza in chiave rock futurista mentre i materiali rimandano ad un immaginario di leggerezze impalpabili, tulle stratificati, rasi variopinti da colori cangianti, micro applicazioni luminose e dettagli dalle rifrangenze lunari.

Grafica tribale
A riflettere sulla Terra ci conduce il popolo dei Masai, in veste di giocatori di cricket, sport appreso durante la colonizzazione britannica. La visione è purista e suggerisce un nuovo minimalismo nei materiali come cotoni e lane, sete e lini, in versione “vergine”, cioè organici, selvaggi se pure morbidi e leggeri. La grafica tribale viene appiattita sia nei colori che nelle forme più lineari e primarie.
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