Vallefoglia, lite sul prezzo: chiuso
in casa e aggredito con un'accetta

Vallefoglia, lite sul prezzo: chiuso in casa e aggredito con un'accetta
di Gianluca Murgia
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Martedì 22 Gennaio 2019, 04:45
VALLEFOGLIA - Come in un film horror. Hanno chiuso dietro di lui la porta di casa e l’hanno tenuto in ostaggio, picchiato e ferito a colpi d’accetta. Solo l’intervento dei carabinieri, alle 16.30 di ieri pomeriggio, ha messo la parola fine a un massacro che, in un’abitazione di via XXI Gennaio a Montecchio poteva avere un epilogo tragico. La furia cieca di due cittadini albanesi, un uomo di 40 anni e una donna più anziana, da quanto ricostruito, è esplosa durante il tentativo di abbassare il prezzo, già pattuito, di una cucina che l’aggredito, un artigiano fanese di 55 anni, aveva consegnato a domicilio, alla famiglia albanese, con l’aiuto di altri due aiutanti.
Violenza e sangue per un mancato sconto, secondo le prime testimonianze, di circa 500-600 euro. I due aiutanti sono riusciti a divincolarsi e, dopo essere fuggiti dalla casa, hanno dato l’allarme ai militari. L’uomo, invece, è rimasto sotto sequestro dei due che, dopo una accesa discussione, sono ricorsi alla violenza più bruta.
  
Calci e pugni a ripetizione, con l’anziana - secondo quanto ricostruito al momento - che con l’ausilio di un’ascia si è scagliata contro l’artigiano provocandogli una profonda ferita al piede e rompendogli la caviglia.
La somma pattuita inizialmente per la cucina e il suo assemblaggio non andava più bene. Non solo: i due avrebbero chiesto all’uomo di pagare solo 2.000 euro ma di ottenere che, nella ricevuta, venisse scritto il prezzo pieno iniziale. Alla risposta negativa dell’artigiano è scattato quello che si può considerare un vero e proprio sequestro di persona, suo e in un primo momento dei due aiutanti. Dalle minacce si è passati, per tutti e tre, a calci e pugni in una escalation di violenza culminata a colpi d’ascia. Il 55enne è stato letteralmente massacrato. Quando il personale del 118 in servizio a Montecchio è intervenuto sul posto lo ha trovato sanguinante, adagiato sugli scalini del portone della casa in cui aveva consegnato la cucina.
 
Preziose quanto tempestive le prime cure dei medici del 118. L’uomo aveva un impressionante squarcio sul piede provocato da un netto colpo d’ascia, la caviglia rotta dai ripetuti colpi vibrati dalla coppia albanese e possibili altri traumi di forte entità nel resto del corpo. Era in stato di choc e forte agitazione: non è in pericolo di vita ma è stato portato con urgenza, in ambulanza, all’ospedale di Pesaro per accertamenti. I due inquilini, invece, sono stati presi in custodia dai carabinieri di Pesaro. Le accuse, se provate, potrebbero essere gravissime. Dal sequestro di persona a lesioni personali gravi fino al tentato omicidio.
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