Esce all'alba e lascia lettera di scuse nell'auto
poi Maria Grazia si lascia volare dal ponte

Esce all'alba e lascia lettera di scuse nell'auto poi Maria Grazia si lascia volare dal ponte
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Martedì 9 Ottobre 2018, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 19:04

URBANIA - Manette e suicidi, interrogatori e lacrime. Dolore e sconcerto. Storia con effetti pesanti e drammatici: solo pochi giorni fa il marito, Renato Dini, 49 anni, funzionario pubblico dell'Unione Montana Alta Valle del Metauro, era stato arrestato dalla Guardia di finanza in quella che era stata chiamata loperazione «Appalti di famiglia». Da mettere a fuoco un presunto giro di appalti pilotati, in cui era indagata per induzione indebita e turbativa d'asta la stessa consorte del funzionario ed anche alcuni alcuni imprenditori.

Una notizia che in questi giorni aveva scosso l'intero comprensorio e ancora di più lei, la moglie. La scorsa notte Maria Grazia Faggiolini, 45 anni, è crollata e in preda alla disperazione si è lanciata da un ponte ad Urbani morendo sul colpo dopo un volo di trenta metri.

Il suo corpo l'hanno trovato i carabinieri, che già dalle prime ore di ieri avevano cominciato a cercarla dopo la denuncia di scomparsa che avevano fatto i familiari. Ore drammatiche con il passare del tempo che lasciava presagire al peggio.  In un primo momento è stata rinvenuta la sua auto, dove all'interno c'era una lettera scritta a mano, in cui chiedeva scusa, facendo riferimento all'inchiesta.

 

Il corpo della donna è stato trasportato all'ospedale di Urbino per l'esame cadaverico ma non ci sono dubbi di sorta sul fatto che si sia trattato di suicidio. Relativamente all'inhiesta, secondo le Fiamme Gialle, che hanno svolto le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pesaro, con pedinamenti, appostamenti, intercettazioni sia  telefoniche che e ambientali, il funzionario selezionava per l'aggiudicazione degli appalti imprenditori «amici» da cui riceveva in cambio dazioni di denaro, concordando i requisiti da inserire nei bandi.

La moglie, indagata come concorrente morale, avrebbe avuto un ruolo attivo negli affari illeciti del marito, sollecitandolo - secondo quanto emerso in alcune conversazioni intercettate - a riscuotere le somme e chiedendo notizie sull'esito delle «visite a domicilio» mensili presso le sedi delle società favorite per ricevere il denaro.Ieri per il marito si è svolto l'interrogatorio di garanzia, prima che si diffondesse la notizia della tragedia.

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