Pesaro, «Vacanze rovinate da Ryanair
Dall'avvocato per farci rimborsare tutto»

Pesaro, «Vacanze rovinate da Ryanair Dall'avvocato per farci rimborsare tutto»
di Gianluca Murgia
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Mercoledì 25 Luglio 2018, 10:42
PESARO - I biglietti prenotati su Internet a fine dicembre per spendere di meno, l'appartamento già affittato, mesi e mesi passati a lavorare e aspettare quella settimana di ferie sulle spiagge bianche di Formentera. Tutto pianificato nei minimi dettagli per portare, per la prima volta, la propria figlia di un anno e mezzo, ne la Isla. Invece, come in un incubo fantozziano, per una famiglia di Pesaro la vacanza dei sogni si è trasformata in odissea. 
«Tre ore prima del volo, previsto alle 10, quando eravamo già alla stazione di Bologna, un sms della Ryanair ci ha informato dello sciopero - spiega Andrea Forlani -. Una cosa non concepibile: lo sciopero era programmato per il 24 e 25, non per il 23. In un colpo solo abbiamo perso la caparra della casa, il viaggio in treno per due sia per l'andata che, già pagato, per il ritorno più il trasporto sempre per due dalla stazione all'aeroporto. Totale: 290 euro».
 
«A questo si somma il costo dei biglietti dell'aereo: 467 euro. E voglio vedere se e come ci rimborseranno. Si fa solo online e l'operazione costa 15 euro al minuto. Per questo, alla luce del disagio che ci hanno fatto vivere, visto che io e la mia compagna ci siamo messi in viaggio con nostra figlia di un anno e mezzo e che, con il lavoro non avremo la possibilità di effettuare altre ferie, ho già deciso di rivolgermi a un avvocato».
La compagnia low-cost, in caso di sciopero, sarebbe tenuta ad avvisare i clienti con un anticipo di 2 giorni e non di tre ore. La Ryanair - che ha cancellato più di 600 voli in due giorni - aveva proposto due piani alternativi: un tour de force di scali aerei tra Roma, Barcellona e Ibiza. Partenza alle 10, arrivo alle 23. Oppure, arrivare in qualche maniera a Pisa per prendere il volo la mattina successiva. «Impossibili con una bimba piccola - continua Forlani - Siamo andati via. Persa la casa, persa la vacanza. Un disagio grosso che va al di là dei soldi spesi. Noi paghiamo per un servizio e loro lo dovrebbero garantire. E la cosa pazzesca è che molti, ormai, non brontolano nemmeno più o viste le complicazioni perdono il rimborso. Anche se mi hanno già detto che, al massimo, rimborseranno solo il volo io metterò un avvocato. Spostamenti e caparra dell'appartamento sono persi, come le nostre ferie che ora trascorreremo a Pesaro. Alla vacanza ci penseremo il prossimo anno ma mai più con Ryanair».
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