Pesaro, muore dopo l'incidente: autista
indagato, ma forse è stato un malore

Pesaro, muore dopo l'incidente: autista indagato, ma forse è stato un malore
di Lorenzo Furlani
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Sabato 22 Settembre 2018, 10:33
PESARO - E’ morto dopo il ricovero a Neurologia, in seguito all’incidente stradale avvenuto mentre percorreva via Trometta in sella al suo ciclomotore. Eppure poco dopo l’urto con un’auto era cosciente, tanto che al Pronto soccorso aveva parlato con gli agenti della polizia locale incaricati di accertare la dinamica dell’incidente.
Ora sulla morte di Luigi Rotella, 88 anni, residente nel quartiere di Montegranaro, la procura della Repubblica vuole vedere chiaro tanto che oggi affiderà l’incarico per l’autopsia al medico legale Loredana Buscemi degli Ospedali riuniti di Ancona.
  
Per l’occasione è stato iscritto sul registro degli indagati, per l’ipotesi di omicidio stradale, il conducente dell’autovettura coinvolta nell’incidente.
Il fatto è avvenuto mercoledì alle 17,35 nel tratto di via Trometta tra via Giolitti e via Pantano. L’ottantottenne, che era in sella a un ciclomotore Benelli G2, è rovinato sull’asfalto dopo l’urto con una Saab condotta da un sessantenne di Pesaro. I due veicoli procedevano nella stessa direzione di marcia ed erano affiancati. La polizia locale non esclude che l’anziano sul ciclomotore possa aver avuto un malore e che questa sia la causa dell’incidente. Infatti, c’è un testimone che dichiara di aver visto il ciclomotorista sbandare, come se appunto avesse perso il controllo del veicolo per un improvviso malessere fisico.
 
Soccorso e portato dall’ambulanza del 118 all’ospedale San Salvatore. Luigi Rotella è deceduto nella giornata di giovedì. Il consulente del pubblico ministero oggi dovrà accertare la causa della morte, in particolare se questa sia la conseguenza della caduta o di un originario malore. Perciò l’avviso di garanzia notificato dalla procura della Repubblica all’automobilista è un atto dovuto prettamente di garanzia, affinché l’indagato possa nominare un proprio consulente, che si rivelerà utile nell’eventualità che si verifichi l’ipotesi per lui più sfavorevole. Un consulente per l’esame autoptico possono nominarlo anche i familiari della vittima.
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