Bocciata una nuova antenna 5G a Case Badioli. Determinante è stato il no della Soprintendenza

Bocciata una nuova antenna 5G a Case Badioli. Determinante è stato il no della Soprintendenza
Bocciata una nuova antenna 5G a Case Badioli. Determinante è stato il no della Soprintendenza
di Letizia Francesconi
2 Minuti di Lettura
Martedì 30 Aprile 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 11:39
PESARO No all’installazione di un’antenna 5G a Case Badioli. Con la determina del Servizio Suap-Edilizia Privata e l’allegato verbale della Conferenza di Servizi del 18 aprile, è arrivato il no per l’antenna nel centro abitato di Case Badioli in strada Ferrata nord sulla Statale e nel territorio del pre-parco del San Bartolo. Prima ancora, sempre con parere negativo della Soprintendenza, la Conferenza di Servizi aveva dato il suo diniego anche a un’antenna sull’Ardizio.  


Le motivazioni


«Tradotto – interviene Rosalia Cipolletta, presidente Legambiente provinciale – c’è più che mai l’urgenza in merito alle previsioni di altre antenne nel territorio del San Bartolo e del pre-Parco, a Fiorenzuola e Cattabrighe, di individuare e formalizzare siti alternativi e ritenuti più idonei, lontano dai centri abitati e dai borghi storici. Tornerò a ribadirlo al presidente del parco, ai membri del consiglio direttivo e ai comitati che bisogna unire le forze ed essere rapidi a scongiurare con le nostre osservazioni e controproposte nuove eventuali istanze.

Un risultato quest’ultimo che ci fa ben sperare, per questo torniamo a ribadire di concludere con proposte fattive l’iter alternativo che compete anche a Parco e Comunità del Parco, per salvare i centri abitati».

Il diniego: un iter quello per la richiesta a Case Badioli, lungo poco meno di un anno, iniziato nel giugno 2023 quando Iliad aveva presentato l’istanza per l’installazione. Il 13 luglio la Soprintendenza aveva dato il proprio parere negativo (dopo aver avvallato mesi prima l’ok al cilindro o cotton fioc di Fiorenzuola). Il 3 agosto Iliad ha presentato al preavviso di diniego le proprie osservazioni. Nel frattempo fra ottobre e novembre l’iter autorizzativo era stato sospeso per l’approvazione del regolamento comunale ai Piani di Rete della telefonia mobile. E’ vero che l’area di Badioli rientrava fra i 34 siti ritenuti idonei dal Piano di Rete elaborato dalla Società Polab per le nuove antenne ma il no della Soprintendenza si è rivelato vincolante, e il procedimento si è concluso con il diniego ad Iliad. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA