MERCATINO CONCA - E’ frastornato, sballottato, confuso e incredulo Italo Schiavi, marito di Gianna Canova, l’80enne di Mercatino Conca, aggredita e uccisa a morsi dal loro cane, un pastore dell’Asia centrale (e non maremmano come inizialmente si era detto) nel pomeriggio di giovedì. Ieri mattina si aggirava nel giardino della villetta, ubicata in una zona isolata, in località Ca’ Nova, aspettando l’arrivo del figlio da Roma. Ad aggirarsi nello spazio esterno, delimitato da cancello e recinzione, c’era anche un cane, poco più di un cucciolo. «L’ha ammazzata, le ha fatto di tutto - racconta - il cane è stato portato via, mia moglie è morta. E’ stata aggredita». Stando alla ricostruzione fatta giovedì, quando è stato dato l’allarme a metà pomeriggio, il cane ha assalito la donna mentre era sull’uscio di casa a fumare una sigaretta.
Colta di sorpresa
Esile e dal fisico minuto Gianna Canova è stata colta di sorpresa e non è riuscita a reagire.
Non è dello stesso avviso il sindaco di Mercatino Conca, Omar Lavanna, che ieri ha passato la giornata rispondendo ai media su una tragedia che ha sconvolto tanti e non solo il piccolo centro di Mercatino al confine tra Marche e Romagna dove la famiglia Schiavi-Canova è conosciuta. «Per quello che abbiamo potuto verificare dopo una serie di indagini - argomenta - non era la prima volta, anche se non in modo così grave». In un’occasione avrebbe attaccato, morsicandolo, il padrone, un altro episodio riguarderebbe una persona che si era presentata al cancello della villetta. Tra l’altro, proprio il sindaco, da tempo sta portando avanti una battaglia come Amministrazione comunale contro i cani potenzialmente pericolosi e lasciati incustoditi, anche se non è questo il caso: il pastore dell’Asia centrale stava chiuso in giardino. Sulla cancellata dell’abitazione è stato posto come avvertimento per gli estranei il cartello “Attenti al cane”. Il cane, a quanto si è potuto apprendere, si chiama Tigre, ha all’incirca 7 anni di età ed era da circa 3 anni a casa Schiavi-Canova. Era la signora Gianna ad occuparsene: lei che gli preparava il cibo e gli dava da mangiare e lo accudiva, per cui risulta ancora più estraniante il perchè dell’aggressione fatale. Forse un movimento, o un odore.
Cosa succede adesso
Come razza il pastore dell’Asia centrale, dal peso attorno ai 50/60 chili, viene solitamente ritenuta tranquilla ed equilibrata, affidabile nella guardia e nella la difesa della proprietà e della famiglia. Ora Tigre è stato portato nel canile di Ca’ Lucio a Urbino in attesa di un provvedimento. Le autorità sanitarie devono decidere del suo destino e si attende la relazione dei veterinari, prima di emanare l’ordinanza per un eventuale abbattimento. Nel frattempo è stato concesso il nulla osta per i funerali della vittima che si terranno a Mercatino nella giornata di lunedì prossimo, 4 marzo.