Il nuovo Prg di Fano adottato alle 3 di notte, Marchegiani salva Fanesi: «Miglioreremo l'atto dopo le elezioni»

l nuovo Prg di Fano adottato alle 3 di notte, Marchegiani salva Fanesi: «Miglioreremo l'atto dopo le elezioni». Nella foto l'interento di Stefano Marchegiani alle 2,45 di notte, alle sue spalle Samuele Mascarin e Dimitri Tinti
l nuovo Prg di Fano adottato alle 3 di notte, Marchegiani salva Fanesi: «Miglioreremo l'atto dopo le elezioni». Nella foto l'interento di Stefano Marchegiani alle 2,45 di notte, alle sue spalle Samuele Mascarin e Dimitri Tinti
di Massimo Foghetti
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Domenica 21 Aprile 2024, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 07:13

FANO Se l’amministrazione Seri è riuscita ad approvare, dopo una serie di sedute iniziate l’8 aprile scorso e protrattesi con 5 riunioni fino al 19 aprile per concludersi alle 3 di notte di ieri, il piano regolatore generale lo deve essenzialmente a Stefano Marchegiani, che pur guidando come candidato sindaco la coalizione antagonista dei progressisti ha garantito il numero legale nell’ultima seduta del consiglio comunale e ha votato a favore dello strumento urbanistico. 

L’ultima conta

Mentre il M5S, che costituisce la principale forza politica dei progressisti, ha contestato il Prg cercando fino all’ultimo insieme al centrodestra (alle 23,40 di venerdì Serfilippi ha chiesto la verifica del numero legale, che era garantito proprio da Marchegiani) di fare saltare il consiglio affinché non si arrivasse all’adozione definitiva.

In pratica, Marchegiani ha salvato il lavoro di Fanesi, l’assessore all’urbanistica candidato sindaco del centrosinistra suo avversario.

E’ stato l’ennesimo colpo di scena di questa lunga maratona consiliare che ha visto i consiglieri confrontarsi su 433 controdeduzioni relative a 270 osservazioni, con diverse valutazioni da parte della maggioranza, esplose in particolare nel Pd con le dimissioni da capogruppo di Agnese Giacomoni. Marchegiani ha motivato il suo comportamento con la volontà di eliminare il Prg di Aguzzi.

La strategia

«Un piano regolatore – ha detto – sovradimensionato già all’epoca, che ha dato grossi problemi ai contribuenti applicando l’Imu a chi non poteva permetterselo». Nonostante le pecche del nuovo Prg, ha considerato un passo avanti la sua adozione e si è impegnato a migliorare le previsioni dopo le elezioni nel caso in cui le vinca. Diversamente e contrariamente a quanto sostiene Serfilippi, non sarebbe stato possibile esaminare dopo giugno nei tempi prescritti la grande mole di osservazioni mentre per predisporre un Prg totalmente nuovo sarebbero stati necessari per nuova legge urbanistica regionale almeno 5 anni.


L'uscita dall'aula

L’uscita dall’aula alle 22,50 di venerdì di Giacomoni, che nella seduta precedente aveva contestato duramente le controdeduzioni che hanno salvato il polo logistico alimentare all’ex zuccherificio, e l’assenza di Lucioli del Pd avrebbero potuto far mancare il numero legale, se questo non fosse stato mantenuto oltre che da Marchegiani da Carla Luzi di In Comune ugualmente molto critica sulle scelte per l’area di Madonna Ponte, che ha assunto per tutti un valore emblematico.

Luzi per questo motivo alla fine si è astenuta ma ha rivendicato la sua permanenza in aula che ha consentito alla maggioranza di centrosinistra di adottare definitivamente il Prg con 12 voti a favore rispetto ai 6 contrari espressi da Mazzanti, Tarsi, Pierpaoli, Serfilippi, Ilari e Pedini. Per Luca Serfilippi della Lega, candidato sindaco del centrodestra, è stato fatto «un grave sgarbo istituzionale. L’adozione del Prg in campagna elettorale, a pochi giorni dalla scadenza del consiglio comunale, costituisce una forzatura».

Raffica di critiche

Per Tommaso Mazzanti del M5S a dimostrare come fossero false le fondamenta su cui la giunta ha costruito il Prg sono state le scelte contraddette sulla limitazione del consumo di suolo e sull’importanza della città pubblica. Ilari della Lega ha ricordato che Seri voleva ritirare la delega a Fanesi e il segretario del Pd voleva le sue dimissioni da vicesindaco evidenziado che la maggioranza non esiste più.

Per Lucia Tarsi di FdI è stata smentita ogni condivisione politica, mentre per Enrico Fumante del Pd il nuovo Prg costituisce un notevole progresso rispetto a quello del 2009, ugualmente approvato in zona Cesarini, che cementificava tutta la città.

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