Fano piange l'attivista Ettore Marini
Per tutti era l'uomo di mille battaglie

Ettore Marini
Ettore Marini
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Domenica 22 Luglio 2018, 17:18 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 09:49
FANO - Ettore Marini è morto ieri pomeriggio nell'ospedale Torrette ad Ancona. L'annuncio è stato dato alla polizia municipale di Fano, anche ieri tenutasi in stretto contatto telefonico con il personale di rianimazione. Marini era ricoverato nel reparto dorico dalla mattinata di giovedì scorso, lo avevano trasportato in eliambulanza dopo un drammatico incidente stradale nella zona dell'Alberone: ai primi soccorritori era già apparso in condizioni disperate a causa delle gravissime ferite. Nessun miglioramento con il trascorrere delle ore e nel pomeriggio di ieri è sopraggiunta la fine. 

Bancario di 59 anni, residente a Sant'Orso, Marini era diretto al lavoro e percorreva la strada provinciale 80 in sella alla sua moto a tre ruote quando, intorno alle 8.15 di giovedì ha tamponato una Fiat Punto che aveva rallentato al restringimento stradale provocato da una frana. L'urto ha sbalzato il motociclista sull'altra corsia, proprio mentre una Peugeot 208 sopraggiungeva in direzione opposta.

Il dramma di Ettore Marini ha scosso tanti fanesi, tutti coloro che insieme con lui si sono avvicinati a esperienze di cittadinanza attiva e di impegno civile, temi capaci di mobilitare le coscienze. Erano le iniziative per la tutela dell'ambiente e per la gestione pubblica dei servizi fondamentali. La lotta contro la mafia e il controverso tema della trattativa con lo Stato. La richiesta di verità sulle stragi di Capaci e via D'Amelio a Palermo, dove 26 anni fa furono assassinati i magistrati Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e le rispettive scorte. L'adesione al movimento delle Agende Rosse e l'incontro a Fano con Salvatore Borsellino, il fratello del procuratore antimafia. Una persona, Ettore Marini, pronta a spendersi con passione anche nella politica di base. 

Promotore del Meetup fanese per Beppe Grillo, si è poi distaccato da quell'esperienza ancora ai primi passi e si è avvicinato a Possibile. Ettore l'amico, Ettore il fratello, Ettore il marito, Ettore e le sue tre figlie, una delle quali è ancora piccola. «Ciao Ettore, ci mancherei», lo ha salutato il popolo dei social, quando si era diffusa la voce del coma a uno stadio ormai irreversibile. Ora, grazie alla generosità della famiglia, darà la vita ad altre persone. Coincidenze della vita: l'incidente risale alla mattinata di giovedì scorso, un 19 luglio come il giorno della bomba in via D'Amelio. Ettore Marini aveva organizzato fiaccolate per chiedere giustizia su quel giorno nero per il Paese. 
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