Fano, gli rubano l'identità digitale
e chiedono mille euro ai suoi amici

Fano, gli rubano l'identità digitale e chiedono mille euro ai suoi amici
di Massimo Foghetti
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Martedì 18 Dicembre 2018, 10:33
FANO - Il tentativo di una vera e propria truffa, tramite i social network, è stato compiuto ai danni dell’Avulss di Fano e del suo presidente Giuseppe Guiducci, personaggio molto noto in città, non solo per la sua attività di volontariato, ma per aver svolto per molti anni l’attività di direttore didattico e anche per le sue battaglie sindacali nella organizzazione dei maestri cattolici. A nome del truffato arriva ai suoi contatti una richiesta di mille euro per rientrare in Italia dopo aver subito un furto all’estero. Tutto inventato.
  
Persone, la cui identità è tutta da ricercare, hanno diramato una falsa richiesta di aiuto, simulando uno stato di difficoltà del presidente, in seguito a un episodio di cui sarebbe rimasto vittima all’estero. Questo è il testo del falso messaggio che è stato diramato a firma di Guiducci sulla chat di Facebook: «Spero che la mia richiesta ti arrivi in tempo utile, ho fatto un viaggio in Cipro e durante il mio soggiorno i miei documenti sono stati rubati insieme al mio passaporto internazionale e la mia carta di credito che si trovava nella borsa. La mia banca ha bisogno di tempo per elaborare tutti i dati che mi servono per ripristinare il tutto. Necessito della somma di 1.000 euro per coprire le mie spese. Ti prometto di rimborsarti della cifra non appena torno, Per favore fammi sapere se puoi farlo per me. Spero di ricevere a breve la tua risposta».
 
La truffa è piuttosto scoperta, ma dato l’ambito di assistenza in cui Guiducci e l’associazione da lui presieduta operano, è probabile che qualcuno per gratitudine caschi nel tranello e invii il denaro richiesto.
«Purtroppo ci hanno rubato la password!» ha detto Guiducci in seguito alle numerose segnalazioni giunte da chi aveva letto il messaggio e aveva voluto segnalarlo al diretto interessato. Lui ovviamente non era mai andato a Cipro e fortunatamente nessuno gli aveva rubato il portafoglio, quindi ha rassicurato tutti di non aver bisogno di nessun aiuto, pur riservandosi di denunciare il caso alla polizia postale.
Il genere di truffa perpetrato ai danni dell’Avulss è noto e si inserisce in quei tentativi effettuati tramite via web da malviventi che risiedono in Italia, ma anche all’estero. Desta comunque sensazione che abbiano voluto usare il paravento dell’Avulss, un’organizzazione nazionale che si occupa dell’assistenza dei malati, che a Fano conta una quarantina di volontari che si alternano al capezzale dei degenti del Santa Croce o nelle case di riposo, ma operano anche all’interno delle famiglie, dove vive un disabile. Uno dei compiti principali è quello “dell’imboccamento”, ovvero dell’aiuto prestato al momento dei pasti a coloro che non sono in grado di nutrirsi da loro.
 
Vittima dei truffatori del web era rimasto anche il vicepresidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi, che si era visto svuotare il conto postale online dopo un furto dell’identità digitale. Ma la pronta denuncia aveva permesso di recuperare il maltolto.
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