FANO «Le più profonde condoglianze a tutta la famiglia. Chi ha cantato con Luca ha vissuto di più». È una delle tantissime espressioni di cordoglio e partecipazione al lutto che hanno invaso i social e le chat per la morte di Luca Rulli, il tenore del coro lirico del Teatro della fortuna rimasto vittima di un terribile schianto in moto sulla statale Adriatica, a Fosso Sejore, nella notte tra venerdì e sabato.
L'orgoglio della sorella
La sorella Eugenia ha rilanciato il commento sottolineando che, «tra i tanti», è quello «che mi ha colpito e reso orgogliosa, anche se lo ero già».
La morte improvvisa e tragica di Luca Rulli, operaio sessantenne di un’azienda di bruciatori e caldaie con la passione per il canto lirico, è stata uno choc non solo per la famiglia (la vittima lascia la moglie, da cui viveva separato da meno di un anno, e una figlia di 22 anni) ma anche per gli amici e, in particolare, per quanti condividevano con lui l’amore per il teatro e le interpretazioni liriche per le quali oltre a una bella voce da tenore aveva anche una chiara attitudine attoriale.
La perdita per il teatro
Lo hanno testimoniato con partecipazione la direttrice del coro del teatro Mirca Rosciani e la presidente della Fondazione teatro della Fortuna Catia Amati, che hanno rappresentato le qualità umane e canore di Luca Rulli e la grave perdita causata dalla sua morte.
Una fine particolarmente crudele la sua perché avvenuta al termine di una bella serata trascorsa sulla spiaggia venerdì con parenti e amici allo Chalet a mare di Pesaro, in località Sottomonte, dove si esibiva con il suo gruppo musicale la nipote, che con lo zio condivideva l’amore per il canto.
La morte dopo la festa
Della serata sono stati pubblicati sui social foto e video, in cui durante un brindisi viene ripreso anche Luca Rulli, la sua ultima immagine pubblica.
Per domani il pm Napolillo (martedì 29 agosto) della procura di Pesaro ha programmato l’autopsia sulla salma della vittima.