Cagli, ritrovata morta nel bosco:
dentro l'auto la sua ultima lettera

Cagli, ritrovata morta nel bosco: dentro l'auto la sua ultima lettera
2 Minuti di Lettura
Sabato 21 Aprile 2018, 11:14
CAGLI - A tradire la sua presenza ieri mattina, verso le 11, il riflesso della luce del sole sulla sua macchina color argento. Lampi catturati dai binocoli dei carabinieri forestali della caserma di Serra Sant’Abbondio che sanno affrontare con metodo e professionalità le ricerche sul massiccio del Catria. È là che l’appuntato Mirko Secci e l’agente Luca Camborata hanno trovato morta Ada Paleani, 64 anni, nota arredatrice cagliese. Era all’interno della sua Dacia.
In un piccolo bosco, quasi in cima al Monte Acuto, a due passi dal Rifugio delle Cotaline, su quel sentiero dedicato al Giubileo della Misericordia che porta fino alla chiesetta San Pier Damiani. Accasciata sui sedili, al posto di guida. Vicino a lei una lettera e per terra sostanze di tipo velenoso ma che forse non c’entrano con il dramma che si è consumato sulla cima più alta del Pesarese e al centro delle indagini delle autorità competenti. La donna, nel tardo pomeriggio di giovedì 19 aprile, si era allontanata con la sua macchina avvisando che andava a Gubbio per lavoro. Ma il fatto che non rispondesse alle chiamate sul suo cellulare ha messo in allarme i familiari che, dopo ore di telefonate senza esito, preoccupatissimi, hanno denunciato intorno dell’una della mattina di ieri la scomparsa della donna ai carabinieri della caserma di Cagli. E’ cominciata una lunga battuta di ricerche anche dal cielo, fino al tragico epilogo. Sconvolta la comunità di Cagli ma anche dei comuni limitrofi. Ada Paleani era molto conosciuta come donna e come professionista. Nota interior design, era una delle rare esperte di “mise en place” ossia dell’arte di apparecchiare. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Perugia in architettura d’interni, ha frequentato corsi di specializzazione in tutta Italia. Titolare di uno studio in centro, metteva a servizio dei suoi clienti le sue conoscenze e le sue competenze che declinava con buon gusto, passione e fantasia. Recentemente aveva investito in un agriturismo. Sulla triste vicenda, indagano gli uomini dell’Arma dei Carabinieri della caserma di Cagli. La procura di Urbino, informata del drammatico evento potrebbe disporre l’autopsia sul corpo dell’architetto. Da stabilire quindi la data del funerale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA