Il Museo Rossini accelera «Inaugurazione ad aprile»

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Lunedì 18 Febbraio 2019, 05:04
I CONTENITORI
PESARO Aspettando l'apertura del museo Rossini, primo spazio museale narrativo e multimediale dedicato al Cigno, Pesaro si prepara ad aprire un nuovo capitolo dell'offerta culturale della città. L'operazione ha un doppio obiettivo: ristrutturare e animare un contenitore di pregio storico e architettonico, come il piano nobile di Palazzo Antaldi, che ospiterà gli spazi museali, e dall'altro rendere la città più aperta a un turismo culturale ma internazionale, didattico e legato al Rossini Opera Festival.
Lo spazio
Uno spazio diviso fra il piano terra e il piano rialzato, in tre aree distinte, così annuncia l'assessore alla Bellezza, Daniele Vimini, tutto per far sorgere in città un polo culturale internazionale, che finora non si era mai riusciti a concretizzare. Il sindaco e l'assessore alla Bellezza chiudono così questo mandato segnato dal riconoscimento di Pesaro Città della Musica Unesco. «Nelle prossime settimane si andrà a gara per le forniture e gli allestimenti del piano nobile di Palazzo Antaldi anticipa Vimini parliamo di arredi e contenitori, oltre alla parte tecnologica, dall'illuminazione alle proiezioni tridimensionali , e per tutti quei supporti multimediali, che accompagnano la narrazione di Rossini. Se tutto procederà per il meglio, l'obiettivo resta aprire il museo entro il mese di aprile. La fase di allestimento del piano partirà nei primi di marzo e saranno necessari almeno due mesi per ultimare il tutto. E' chiaro che il periodo di punta per promuovere e incentivare gli ingressi, sarà l'estate con l'apertura del Rossini Opera Festival». Non semplici allestimenti museali, e non sarà una replica di quello che un visitatore normalmente vede quando entra per esempio ai musei civici.
Il percorso
Per questo assessorato alla Bellezza e Sistema Museo, stanno studiando il percorso migliore che, dopo l'anno magico del 150esimo, racconti non solo la sua musica ma anche l'umanità di Rossini. Nuove tecnologie: fra le novità, sarà allestito uno spazio dedicato alla didattica e alla multimedialità. Il punto di forza sarà l'ascolto e lo studio del suono, un'attrattiva per gli studenti del Conservatorio, musicisti, professionisti del suono e appassionati. «Per i visitatori prosegue Vimini - ci sarà la possibilità di provare diverse esperienze, per esempio la simulazione della direzione d'orchestra, dove il visitatore proverà l'emozione di essere lui stesso un maestro. Spazio anche all'ascolto del suono che Rossini più di 150 anni fa, aveva prodotto studiando la sua intensità e il timbro prima di comporre le sue opere, e che sarà possibile riprodurre, all'interno del museo, grazie all'utilizzo di strumenti tecnologici di ultima generazione. Saranno anche allestite sale apposite per l'ascolto delle opere e dove si potranno vedere registrazioni Rai storiche di messa in scena teatrale». Non solo, ci sarà la possibilità di allestire al piano nobile anche mostre temporanee, una superficie di 200 metri quadri dove ad essere esposte non saranno solo le partiture classiche, ma anche spartiti e composizioni di musica contemporanea e d'autore dei giorni nostri.
Cosa vedere
«Sarà museo e biblioteca entra nel merito Vimini con il suo riallestimento, la biblioteca della Fondazione Rossini al piano terra, sarà punto di riferimento per il Conservatorio, i musicologi, gli studiosi, gli storici per gli istituti scolastici in genere. Salendo la prima rampa di scale troviamo la sala degli Specchi, che fino ad oggi è stata utilizzata come piccola sala conferenze, ma che poi ospiterà il pianoforte Pleyel, lo stesso che proprio Rossini aveva acquistato nel 1844 e che attualmente è in restauro. Il pianoforte sarà portato a palazzo Antaldi, già da metà aprile, prima dell'inaugurazione del museo e avremo così l'opportunità di organizzare eventi musicali proprio per festeggiare la sua restituzione alla città. Proprio la sala degli Specchi potrebbe essere destinata agli eventi con la possibilità di piccole esibizioni di concertisti. Proseguendo nel percorso, al piano Nobile rialzato, troveremo cimeli e scritti, dove il visitatore rivivrà i luoghi e le città che il Maestro ha toccato nel corso della sua vita: sarà allestito per questo uno spazio dedicato a Bologna, uno a Napoli e altri spazi dedicati a Milano e Venezia seguendo gli spostamenti di Rossini, la composizione delle sue opere in un racconto storico per immagini e costumi d'epoca».
La viabilità
Contestualmente sindaco e assessore hanno annunciato una serie di modifiche alla viabilità intorno al palazzo che ospiterà il museo. L'obiettivo è rendere l'omonima piazza un luogo di cultura e partecipazione un po' come accade per la Piazza della Creatività davanti al centro arti visive Pescheria.
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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