La crociata dei negozianti «Basta centro chiuso h24»

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Sabato 22 Settembre 2018, 05:04
LA VIABILITÀ
MACERATA Passata l'estate e con lo sguardo ala stagione invernale si riaccende il dibattito sulla pedonalizzazione h24 del Centro storico. Nonostante alcune voci di protesta raccolte fra i commercianti preannuncino, già nell'immediato, l'avvicinarsi di un autunno caldo, c'è chi tra i negozianti chi tende ancora la mano all'amministrazione comunale, in attesa di scoprire o meno possibili modifiche a quanto messo finora in atto. Eventualità sulla quale ora vige il riserbo del sindaco Romano Carancini e della giunta.
La bocciatura
«La valutazione della nuova Ztl non può essere positiva, ma non è certo l'unico problema - ha affermato Marcello Onofri, titolare della gelateria Very n'Ice, in via Tommaso Lauri, e presidente dell'Associazione commercianti del centro storico -, rappresentiamo il 70-80% degli esercizi presenti dentro le mura e il nostro obiettivo è quello di essere collaborativi con l'amministrazione per cercare una soluzione a una questione non semplice». Tra i dati confermati da Onofri c'è quello del progressivo calo del fatturato, a tal punto che anche i negozi storici stanno progressivamente perdendo la loro fidelizzazione. «L'acquisto che caratterizza il centro storico è l'acquisto veloce - ha spiegato -, l'ideale sarebbe tornare al passato e avere una o due ore per il transito e la sosta».
I problemi
Le difficoltà che si rilevano sono infatti molteplici e si affiancano a «un periodo economico non facile»: «Non aiuta la conformazione in salita e c'è un problema di comunicazione su parcheggi e accessibilità rispetto a chi non è residente - ha detto -, poi c'è un problema anche culturale: chi ha fretta è dissuaso dal cercare parcheggio e preferisce i centri commerciali, paradossalmente perdendo più tempo solo per raggiungerli». Una mano potrebbero darla i marchi della grande distribuzione, così da garantire insieme all'alta qualità presente un commercio «alla portata di tutti» di cui si sente la mancanza. Ma è anche una questione di immagine: «La situazione è peggiorata con il terremoto del 2016, alle quali hanno fatto seguito i noti fatti di Macerata, da lì c'è stato il tracollo ma tutto ha influito - ha affermato il presidente dei Commercianti -, descrivere continuamente un centro storico blindato è stato anch'esso un deterrente verso chi non conosce davvero la città». Poi la paura per l'avvento di un altro centro commerciale. Tra le richieste anche quelle di politiche per la residenza e per il rientro degli uffici.
La sicurezza
L'altro terrore, invece, quello legato alla sicurezza sembra essersi affievolito: «Abbiamo passato un periodo molto problematico, con uno o più furti per notte, ma ora siamo più sereni». Per Onofri, le potenzialità di Macerata si vedono durante gli eventi, per i quali la gente «risponde», ma il «commercio - ha ribadito - non vive di sporadicità. Certo non è facile trovare una soluzione, ma la sola protesta non porta da nessuna parte». Al riguardo il Comune sta vagliando l'ipotesi di realizzare una serie di iniziative capaci di convogliare l'attenzione su Macerata dal prossimo inverno fino a primavera. Neve permettendo. Su tutte la possibilità di installare una pista di pattinaggio. Ci sarebbero stati i primi sopralluoghi tecnici.
Andrea Mozzoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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