La Protezione civile al top «C'è grande voglia di fare»

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Domenica 21 Ottobre 2018, 05:04
L'IMPEGNO
FERMO Circa 45 iscritti e quattro mezzi per le emergenze: il gruppo comunale di Protezione civile cresce e si migliora in attesa del successore di Francesco Lusek. «Abbiamo fatto un'indagine esplorativa. Essendo parte dello staff del sindaco, non serve un concorso. Stiamo comunque valutando alcune professionalità ed entro l'anno contiamo di avere il nuovo nome», assicura il sindaco Paolo Calcinaro.
L'incontro
E c'era anche l'ex disaster manager fermano, ora alla Croce Rossa regionale, ieri mattina all'incontro organizzato dal Cum (Club ufficiali marchigiani). Rivolta agli studenti delle scuole superiori, all'iniziativa alla Sala degli artisti ha preso parte il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale. Prima di rivolgersi ai ragazzi del Liceo classico e dei Geometri, Angelo Borrelli ha fatto il punto sul post terremoto. «L'intervento emergenziale ha spiegato è pressoché concluso. Si sta procedendo con gli ultimi puntellamenti e messe in sicurezza. L'assistenza alla popolazione continua e continuerà finché ognuno non avrà la possibilità di rientrare nella propria abitazione».
L'allarme
Quanto all'allarme lanciato qualche giorno fa dal presidente della Regione sull'esaurimento dei fondi post sisma, Borrelli ha ribattuto: «Il polverone che si è generato era infondato perché evidenziava delle giuste esigenze di rendicontare le spese sostenute. Le risorse sulle contabilità speciali sono state prontamente ristabilite con un trasferimento di 180 milioni di euro dal Dipartimento nazionale alla Protezione civile regionale. Credo che nella legge di bilancio saranno previste anche delle risorse per proseguire la gestione emergenziale che formalmente si chiuderà il 31 dicembre, ma che potrebbe essere ancora prorogata».
Sulla ricostruzione che, dopo due anni, ancora langue, ha poi precisato: «Non si può fare con un colpo di bacchetta magica. Richiede tempi lunghi. Ci sono state procedure e norme oggi pienamente operative. La vera sfida di questo ulteriore passaggio che abbiamo davanti è la disponibilità di tecnici per istruire le istanze di ricostruzione. È quello il collo di bottiglia». All'incontro erano presenti anche Calcinaro che ha invitato gli studenti a far tesoro della mattinata. «Poter capire dall'interno fatti che possiamo vedere come lontani e che ci colpiscono è un privilegio per tutti noi», ha detto.
La prefettura
A prendere la parola è stato poi il prefetto Maria Luisa D'Alessandro. «Questa è una provincia nuova le sue parole con i presidi di Polizia appena partiti e quello dei Vigili del fuoco, che è la struttura portante della Protezione civile, che partirà tra pochissimo. Nel mezzo c'è stata una crescita e una grande volontà di fare». «Le Prefetture ha aggiunto dipendono dal Ministero dell'interno e dalla Presidenza del Consiglio. Dobbiamo creare un punto di aggregazione attraverso Prefetture e Regioni, perché, se previsione e prevenzione funzionano, non serve la gestione delle emergenze. In caso contrario, significa che quello che è stato fatto non ha funzionato. E allora servono piani di Protezione civile migliori». Prima di lasciare la parola a Borrelli, è intervenuto anche l'assessore regionale Fabrizio Cesetti.
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