«Scuole e strade al sicuro senza aumentare le tasse»

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Lunedì 18 Febbraio 2019, 05:04
IL CONSIGLIO
ANCONA Non arretrare di un centimetro la soglia dell'assistenza sociale, non appesantire il carico di aliquote e tariffe sui cittadini, proseguire la strada del contenimento dei debiti, senza rinunciare a fare investimenti anche indebitandosi, concentrando gli interventi sulla messa in sicurezza di scuole e strade. Ecco gli obiettivi del bilancio di previsione 2019-21 che oggi la giunta proporrà al voto del consiglio comunale, in una seduta fiume (inizio alle ore 9) che mette all'ordine del giorno tutti gli strumenti della manovra finanziaria: dal piano delle alienazioni al programma triennale dei lavori pubblici, dal documento unico di programmazione alla determinazione di aliquote e tariffe.
Non ci saranno aumenti tariffari per i servizi a domanda o variazioni delle imposte. «Abbiamo deciso di non ritoccare tariffe e aliquote - spiega l'assessore al Bilancio Ida Simonella, che questa mattina illustrerà la prima manovra finanziaria della giunta Mancinelli-bis - anche se per il 2019 non è stato prorogato il blocco all'aumento dei tributi da parte degli enti locali. Però abbiamo scelto di non gravare su imprese e famiglie, per mantenere compatta la nostra comunità, e per questo abbiamo mantenuto anche tutte le agevolazioni e le esenzioni del passato».
Il welfare intatto
Come pure, altra scelta strategica nell'impostazione del bilancio, si è deciso di non contrarre minimamente la spesa destinata al sistema di welfare comunale. «Tra anziani, minori e altri soggetti fragili ci sono 5mila persone che ruotano intorno ai nostri servizi sociali - dà la misura l'assessore -. Abbiamo confermato le risorse del passato destinando a questa voce di bilancio 13,7 milioni di euro, oltre al costo del personale dedicato a questo settore. Non vogliamo lasciare indietro nessuno».
Decisioni prevedibili, per una giunta di centrosinistra, ma non scontate, sottolinea Simonella, in un quadro di risorse per gli enti locali «di sicuro non particolarmente favorevole». I tagli del Governo al fondo Imu-Tasi hanno comportato per il Comune di Ancona una decurtazione di 800mila euro, a cui si aggiungono altri 2,2 milioni in meno per asili e servizi sociali, se si considera che la parte restante del fondo non può essere destinata a spese correnti, ma solo a investimenti. Poi ci sono 700mila euro in più da accantonare nel fondo crediti di dubbia esigibilità, perché la quota obbligatoria è salita all'85%. «Tre milioni in meno possono sembrare poca cosa in un bilancio da 123 milioni - spiega l'assessore al Bilancio -, ma se consideriamo che gran parte di questo budget riguarda la spesa tendenzialmente fissa, ecco che ci troviamo a fronteggiare una riduzione di circa il 12% delle risorse da spendere per la spesa corrente».
Rischio zavorra
Situazione che, combinata con l'esigenza di continuare a far scendere la curva dell'indebitamento, rischia di zavorrare le politiche degli investimenti. «Lo sforzo di questo bilancio consiste proprio nel non rinunciare alla capacità di spendere anche indebitandoci con i mutui per fare investimenti - spiega l'assessore Simonella -, Abbiamo un'esigenza enorme di spesa sul fronte della sicurezza, intesa soprattutto come manutenzioni delle scuole e delle strade alle scuole».
Per l'edilizia scolastica ci sono a bilancio, per il 2019, 4,5 milioni di euro, tra i primi interventi che seguiranno le verifiche di vulnerabilità sismica e le somme già in cantiere per il secondo stralcio dell'adeguamento sismico delle scuole Savio (2 milioni, compreso 1,5 milioni di contributo del Miur) e dell'asilo nido Agrodolce (400.000 euro). Altri interventi sono programmati tra il 2020 e 2021, con 2 milioni di euro, comprensi i fondi (1,2 milioni) da destinare all'adeguamento per le Garibaldi. «Dal completamento delle verifiche di vulnerabilità sismica scaturirà un piano di interventi che dovrà essere sostenuto per forza da finanziamenti dello Stato - confida l'assessore -. Da solo nessun comune può riuscire a mettere in sicurezza il proprio patrimonio di edilizia scolastica».
L'attesa della convenzione
Sul piano degli investimenti, aspettando che venga firmata la nuova convenzione con la Presidenza del Consiglio per il piano delle periferie (arriveranno 12 milioni di contributi statali) è previsto l'appalto per il social lab e la nuova palestra del quartiere Archi, mentre si vedranno le prime realizzazioni del progetto l'Iti Waterfront per il recupero della cerniera terra-mare da Porta Pia al porto antico. Tra gli interventi previsti, anche la riqualificazione dello stadio Dorico con fondi propri del Comune (2,4 milioni nel triennio) quella del Palaindoor, con contributi statali ottenuti attraverso il Coni (2 milioni), e quelli relativi ai mercati delle Erbe e del Piano.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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