Agli Archi il park dei pendolari ma è snobbato per lo shopping

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Lunedì 22 Gennaio 2018, 05:04
LA MOBILITÀ
ANCONA Strapieno la mattina, semivuoto il pomeriggio. Il parcheggio scambiatore degli Archi si conferma molto utilizzato da pendolari e lavoratori, ma poco per lo shopping. Nel 2017 ha registrato 169mila ingressi, circa 460 al giorno per un park che contiene 584 posti e vanta una media di 180 abbonati. Insomma, non è poi così snobbato come sembrerebbe.
La concentrazione
Il problema, però, è la concentrazione. Perché nella fascia oraria tra le 10 e le 11,30 la percentuale di saturazione raggiunge generalmente livelli considerevoli. Di pomeriggio, invece, crolla fino al 35%. E' una tendenza comune anche agli altri parcheggi gestiti da M&P che però, trovandosi in posizione più centrale e con una disponibilità di spazi decisamente più ristretta, vengono sfruttati in maniera più continuativa. Il Traiano, ad esempio, con i suoi 154 posti ha fatto segnare 102.275 ingressi nel 2017. Il Cialdini (75 posti) ha invece toccato quota 73 mila ingressi in un anno. Non sono ancora stati elaborati i dati del park Umberto I, ma si calcola che il fatturato sia cresciuto del 9% nel 2017, per un totale di 87mila euro tra abbonati e occasionali. E comunque anche qui molte auto a metà mattina, molte meno nel pomeriggio.
Le statistiche
Dalle statistiche fornite da M&P emerge un altro elemento interessante: dicembre è stato il mese clou per i parcheggi Traiano e Cialdini, con rispettivamente 10.390 e 8.160 ingressi. Invece quello degli Archi, molto più capiente, si è fermato a 13.600 accessi, mentre il suo mese d'oro è stato marzo con 17.235 automobilisti che se ne sono serviti. I dati confermano un'impressione consolidata: il park degli Archi è sfruttato intensamente dai pendolari e da chi lavora in centro, ma ancora poco per lo shopping. Vedi i numeri delle domeniche di dicembre: l'83% delle auto sono state lasciate al Traiano e al Cialdini, solo il 17% agli Archi, con punte massime di 200 ingressi giornalieri. Eppure in contemporanea in centro le auto andavano a caccia di un posto introvabile. E allora: Ancona ha bisogno di più parcheggi? O forse bisogna imparare a sfruttare meglio i park già esistenti modificando le abitudini? Quello della mobilità sarà un tema centrale nella campagna elettorale. Il sindaco Valeria Mancinelli, in clima natalizio ha lanciato un'idea che per qualcuno è una provocazione: «Siamo pronti a chiudere il centro storico alle auto in occasione di eventi particolari» ha annunciato.
Gli studi
Salvo poi ricordare che l'Amministrazione è impegnata su due fronti: la ricerca di nuove aree da destinare alle auto, come in via Corridoni che vanta il record di multe per sosta (1667 nel 2017) e sarà oggetto di un'analisi specifica da parte di M&P. Dall'altro, lo studio di un piano di mobilità alternativa per incentivare l'uso del bus a condizioni particolarmente vantaggiose. «L'esigenza di nuovi parcheggi in centro è concreta se si considerano i picchi di saturazione mattutini - sostiene Erminio Copparo, amministratore unico di M&P - Un'esigenza giustificata dal fatto che Ancona sta tornando ad essere attrattiva e con l'insediamento di nuovi uffici e il ritorno della Provincia in corso Stamira, il problema sarà anche più sentito. Lo shopping in sé, invece, non riesce a colmare il vuoto pomeridiano dei parcheggi: chi viene in centro per fare acquisti, anche nel periodo natalizio, preferisce sprecare 15-20 minuti per cercare un posto blu il più vicino possibile ai negozi anziché sfruttare i parcheggi gratuiti e coperti». Resta il fatto che nel 2017 il settore sosta ha garantito a M&P ricavi per 3,2 milioni (+1,4) di cui 2,2 milioni dalle strisce blu e il resto dai 4 parcheggi.
Stefano Rispoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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