Aeroporto, è il giorno del sollievo:
arrivano tre offerte, una è in ritardo

Aeroporto, è il giorno del sollievo: arrivano tre offerte, una è in ritardo
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 13 Giugno 2018, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 10:08
ANCONA In tre per salvare Aerdorica. Due in tempo, una fuori. Allo scoccare dell’ora x - ieri alle 12 - sono arrivate tramite via posta elettronica certificata due offerte vincolanti da parte di altrettanti investitori privati, potenzialmente interessati ad entrare nella compagine societaria dell’azienda che gestisce il Sanzio.



Si tratta di un fondo di investimenti inglese, Njord partners Llp e della compagnia aerea italiana Air Vallee. È lo stesso governatore Luca Ceriscioli ad annunciare la buona notizia a margine del consiglio regionale e a sottolinearne la rilevanza: «È un passaggio importante perché è uno dei tasselli in un incastro molto delicato per il salvataggio di Aerdorica. Ci si predispone nel migliore dei modi per i passaggi successivi – fa l’elenco dei prossimi obiettivi da centrare – nei confronti della Commissione europea per l’autorizzazione all’aiuto di Stato e rispetto al Tribunale per quanto riguarda il piano concordatario. Con questo passaggio le possibilità che si giunga al salvataggio crescono notevolmente».
 
La società gestore del Sanzio può dunque dirsi salva? Non ancora. Le offerte vincolanti arrivate ieri costituiscono un impegno irrevocabile cauzionato a partecipare alla gara che porta all’acquisizione della maggioranza – ovvero il 51% delle quote - di Aerdorica, attraverso il bando che lo scorso dicembre andò deserto. Ma prima di parlare di vendita, ci sono alcune variabili che devono verificarsi. Il primo step arriva già domani, quando Aerdorica dovrà depositare al Tribunale fallimentare di Ancona un piano per arrivare concordato preventivo. È previsto l’ingresso del privato e contempla i 25 milioni di euro di ricapitalizzazione della Regione come copertura finanziaria, benché ancora al vaglio di Bruxelles in quanto a rischio di aiuto di Stato. 

Una delle condizioni richieste dall’Ue per sbloccare i fondi è proprio quella dell’ingresso di un privato disposto ad investire nella ristrutturazione e rilancio dello scalo con almeno 15 milioni di euro, e le offerte vincolanti di ieri fanno ben sperare da questo punto di vista. Il parere della Commissione europea dovrebbe comunque arrivare entro due mesi dalla consegna di tutta la documentazione, quindi al massimo ad inizio agosto. Contestualmente, il giudice fallimentare, dopo aver valutato il Piano concordatario, deve esprimersi sulla richiesta e può decidere di ammetterlo al giudizio dei creditori oppure dichiarare il fallimento, nel caso non lo ritenesse adeguato. Prendendo in esame lo scenario più roseo, il piano va al vaglio dei creditori e, in caso di ok, l’omologa arriverebbe tra gennaio e febbraio. Allora e solo allora, Aerdorica potrebbe dirsi salva.

Ma chi sono i due paladini sul cavallo bianco che parteciperanno alla gara per ottenere la dote di Aerdorica? Da una parte c’è il fondo di investimenti londinese Njord partners specializzato in privat equity e ristrutturazione di aziende in crisi che ha già avuto diversi incontri con i vertici aziendali. Negli ultimi mesi ha portato avanti una serrata due diligence per avere un quadro preciso della situazione economico-finanziaria di Aerdorica, fino ad arrivare ad un incontro fiume con l’azienda la scorsa settimana. Dall’altra c’è Air Vallee, compagnia aerea made in Italy in fase di espansione. Nata ad Aosta come compagnia aerea regionale totalmente italiana, è stata per tre volte privata della licenza di trasporto aereo da parte dell’Enac, l’ultima delle quali nel 2016. Ora, la rinata compagnia è guidata dall’imprenditore abruzzese Gianluca Pellino, già visto al Sanzio anche nel contesto delle trattative per riattivare i voli verso Roma e Milano. In caso di acquisizione della maggioranza di Aerdorica, l’aeroporto di Ancona diventerebbe base della compagnia. Nel pomeriggio in realtà ad Aerdorica è arrivata anche l’offerta della società di logistica spagnola, la Daccimet Hispania, ma essendo fuori tempo massimo verosimilmente sarà esclusa. 
 
In fase di gara, si dovrà fare una comparazione per valutare quale delle due proposte sia la più solida e chi risponda meglio ai requisiti elencati nel bando redatto da Aerdorica in stretta collaborazione con Enac. Nel documento, viene indicato che i concorrenti alla gara devono attestare lo svolgimento da almeno tre anni di attività imprenditoriale – direttamente o tramite aziende collegate o controllate – nel settore della gestione delle infrastrutture di trasporti e/o nel settore dei trasporti e/o nel settore della logistica e movimentazione merci. Devono inoltre avere un capitale sociale risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato non inferiore a 500.000 euro e un ammontare del fatturato medio, anche consolidato, negli ultimi tre anni nei settori sopra indicati non inferiore a 5 milioni di euro.
 
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