MACERATA - Non c’è due senza tre. È arrivato anche il terzo decreto per la demolizione e ricostruzione delle otto palazzine di via Maffeo Pantaleoni. Il cantiere della ricostruzione privata più grande di Macerata che finora era stato rallentato dalla burocrazia legata ad alcune pertinenze inserite in un più ampio pignoramento. C’è il via libera, quindi, all’avvio del cantiere da 43 milioni, suddiviso in tre blocchi. Prima della fine del 2023, l’Ufficio speciale della ricostruzione aveva dato il via libera ai primi due decreti, mancava solo quello riguardante il terzo blocco con le pertinenze lasciate in eredità da un proprietario. Ieri l’emanazione dell’ultimo atto.
L’impegno
«C’è stata una importante sinergia - dice il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -, tra Usr, struttura commissariale, tecnici e privati.
La preparazione
Ieri c’è stato l’ultimo sopralluogo che ha visto presenti l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi, alcuni ufficiali della polizia municipale e una ventina di tecnici in rappresentanza delle varie società che si occupano dei servizi, dall’acqua all’energia passando per la trasmissione dei dati. Dunque sopralluogo di tutti i gestori delle reti sub-orizzontali per l'avvio dei lavori preliminari alla successiva fase di demolizione dei condomini, il cui inizio effettivo è previsto per la fine di febbraio. L'amministrazione - ha assicurato l’assessore Silvano Iommi - provvederà ad organizzare un’assemblea pubblica per rendere note in dettaglio tutte le decisioni nella consapevolezza che si dovranno affrontare e superare diversi disagi, in vista di una migliore vivibilità e sicurezza abitativa per centinaia di famiglie. Intanto nei prossimi giorni partirà il picchettamento per delimitare l’area, tra via Zorli e via Maffeo Pantaleoni, interessata alle operazioni e dalla settimana prossima dovrebbero partire i lavori di sganciamento delle reti dei sottoservizi dai palazzi che stanno appunto oggetto di demolizione.