CINGOLI - La Rosa d’oro è stata esposta nella chiesetta di San Girolamo, in corso Garibaldi e poi sarà portata alla Collegiata di Sant’Esuperanzio dove resterà durante la messa delle 19, celebrata dal vescovo Claudio Giuliodori.
Parliamo di uno spettacolare manufatto d’oro di 22 carati, costituito da 13 rose, un cespo montato su un vaso, foggiato ad anfora e su basamento a sezione triangolare. La spettacolare Rosa d’oro che viene esposta un solo giorno all’anno, costituisce il dono più prestigioso che il papa cingolano Pio VIII Castiglioni fece alla città di Cingoli il 21 marzo 1830. Significativo il cespo delle 13 rose: quella alla sommità ha una teca interna chiusa da un piccolo coperchio bucherellato che serviva per sprigionare profumi, le altre dodici sono più piccole e uguali. Pare volessero rappresentare Cristo e gli Apostoli. Sulle foglie del cespo di rose ci sono due bolli a garanzia della qualità superiore dell’oro a ventidue carati.
La realizzazione
Sembra che questo oggetto sia stato realizzato nella bottega di Giuseppe e Pietro Paolo Spagna (una delle botteghe specializzate per la creazione di questi preziosissimi oggetti e tra gli orafi ufficiali della corte pontificia), a cui Pio VIII solitamente si rivolgeva per commissionare suppellettili sacri.