Studenti del Fermano in corteo
«Non è questo il cambiamento»

Studenti del Fermano in corteo «Non è questo il cambiamento»
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Venerdì 16 Novembre 2018, 18:45
FERMO - 
“Giù la maschera: non è questo il cambiamento!”: questo il motto del corteo studentesco della mattina di oggi che ha visto partecipi 200 studenti di Fermo, che si sono mobilitati e sono scesi in piazza in contemporanea a centinaia di studenti marchigiani e a migliaia di studenti in tutta Italia. 

Eddi Tridi, referente territoriale di Noisette – Rete degli Studenti Medi Fermo dichiara: “Questa mobilitazione nasce da una necessità di denuncia nei confronti dei continui tagli fatti all'istruzione pubblica, gli ultimi dei quali, da poco annunciati dal Ministro Bussetti e dall'attuale governo, ammontano a 29 milioni. Fare tagli all'istruzione e ignorare le necessità della popolazione studentesca non è un “cambiamento” che ci rappresenta!” 
Come sindacato studentesco locale di Fermo denunciamo i disagi che gli studenti del nostro territorio vivono ogni giorno sulla propria pelle, soprattutto in materia di edilizia scolastica. Continuiamo a ripetere che la manovra “Scuole Sicure”, che continua a spacciare per sicurezza l’installazione delle telecamere e i cani antidroga fuori dalle scuole, non possa essere una soluzione, quando a “spacciare morte” sono gli edifici pericolanti in cui studiamo. I fatti che hanno riguardato l'ITIS Montani di Fermo ormai 8 mesi fa lo dimostrano: è arrivato il momento di dedicare fondi alle strutture scolastiche, per la loro messa in sicurezza e per il loro riammodernamento. La scuola sicura è quella che non ci crolla in testa!

Ma non basta: ad essere interessati da disagi a causa di problemi strutturali dei plessi scolastici sono anche gli studenti del Liceo classico Annibal Caro e l'annesso Liceo delle scienze umane.
Infine, chiediamo che venga ripresa in mano la discussione sul diritto allo studio nella nostra  Regione e in tutto il Paese: migliaia di studenti e di famiglie sono costretti a sostenere ogni anno, spesso con difficoltà, costi elevatissimi per i libri scolastici e per il sistema di trasporto pubblico locale che presenta spesso disagi e disservizi e che perciò, non garantisce un servizio di qualità a tutti quegli studenti che ne usufruiscono ogni giorno. Per questo motivo, il corteo di questa mattina, si è concluso con un'assemblea nella Provincia di Fermo, insieme a un esponente provinciale a al Presidente dell'azienda del trasporto pubblico locale Steat.Spa: un momento di confronto congiunto con gli studenti, in cui sono state esposte ed ascoltate le problematiche più frequenti. Come sindacato studentesco possiamo ritenerci soddisfatti del riscontro positivo dell'incontro e della nascente collaborazione con la Provincia e la Steat, ma non basta: continueremo a batterci affinché andare a scuola non sia più un lusso!
Tridi conclude: “Giù la maschera sul diritto allo studio. Ogni anno spendiamo migliaia di euro per libri, trasporti, materiale scolastico e  per il trasporto pubblico locale. Chi non li ha, troppo spesso è costretto a lasciare la scuola: sono 150mila gli studenti che ogni anno abbandonano in Italia. E, nella giornata internazionale del diritto allo studio, si preferisce fare condoni agli evasori fiscali anzichè stanziare fondi per creare una Legge Nazionale sul diritto allo studio.”
Non è questo il cambiamento.
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