FERMO - Una doppia promozione in Questura fa tornare alla mente un episodio che aveva seminato il panico a Fermo. La promozione per merito straordinario è per il dirigente dell’Ufficio Volanti della Questura, Sandro Serroni, e il suo vice, Gaetano Ramini. Nell’ottobre di quattro anni fa avevano dovuto fronteggiare l’allarme lanciato sulla presenza del nigeriano Osagie Halvebhose, oggi 42 anni: armato di una roncola, aveva seminato lo scompiglio nella zona di viale Trento e alla fine era stato arrestato per tentato omicidio. L’uomo urlava frasi incomprensibili minacciando passanti e automobilisti in transito.
La zona
Dalla rotatoria di viale Trento vicina a piazza Dante, si era poi spostato verso il Liceo scientifico e la Ragioneria con gli studenti (era l’ora di uscita) costretti a rientrare in tutta fretta in classe, mentre fra i social cominciavano a girare foto e video dell’uomo armato a spasso in città: alcuni ragazzi erano anche rimasti contusi nella ressa creatasi per il frettoloso rientro.
Aveva cercato di colpire gli agenti
Per bloccarlo Serroni si era messo fra il nigeriano e i clienti, mentre l’aggressore si era avventato contro gli stessi poliziotti, cercando di colpirli con la roncola che aveva una lama lunga quasi 40 centimetri. Alla fine Serroni e Ramini erano riusciti a bloccarlo e disarmarlo. La proposta della promozione per merito straordinario è del questore Luigi Di Clemente e ora il Consiglio per le ricompense per meriti straordinari e speciali, che si occupa di queste richieste, ha dato l’ok definitivo, con Serroni e Ramini che accedono al grado superiore. La Questura ricorda che il commissario capo Serroni è entrato in polizia nel 1993, assegnato alla Questura di Caltanissetta, alla Sezione Omicidi, e poi a quella Catturandi della Mobile. Nel 2000 è stato quindi assegnato alla Questura di Macerata, con l’incarico di responsabile della Sezione Narcotici e criminalità organizzata della Squadra Mobile e nel 2005 trasferito infine a Fermo. Ramini è invece entrato in polizia nel 2002 a Chieti e trasferito successivamente a Fermo nel 2010. Dal 2022 è in forza alla Squadra Mobile.
Dopo il rocambolesco arresto, il nigeriano è stato condannato a due anni e due mesi ma solo per porto abusivo di arma e resistenza a pubblico ufficiale e, dopo l’obbligo di allontanamento dalla zona e un periodo passato in Puglia, era ricomparso sempre a Fermo, avvistato anche nei pressi delle entrate di alcuni supermercati. Visti i precedenti e il mancato rispetto del decreto di allontamento, era stato arrestato di nuovo e quindi scortato verso un Centro di permanenza per il rimpatrio del Nord Italia per essere rimandato in seguito in Nigeria.