Pernigotti, sollievo: la fabbrica
di cioccolato resterà in Italia

Pernigotti, la fabbrica di cioccolato resterà in Italia
Pernigotti, la fabbrica di cioccolato resterà in Italia
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Venerdì 9 Novembre 2018, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 13:16

Pernigotti intende restare in Italia e ha già avviato colloqui con realtà italiane del settore dolciario con l’obiettivo di affidare la produzione. A precisarlo una nota della stessa societa in cui si legge: "in riferimento alle notizie pubblicate sulla società a seguito dell’annuncio della chiusura delle sole attività dello stabilimento di Novi Ligure, è intenzione dell’azienda dare corso all’esternalizzazione delle proprie attività produttive unicamente presso il territorio nazionale".

Pernigotti, chiude lo stabilimento di Novi Ligure: 100 lavoratori a casa

"Come già ribadito anche in sede di confronto con le parti  sociali, nel rispetto della storicità del brand Pernigotti e con l’obiettivo di mantenere la qualità distintiva dei propri prodotti - prosegue la nota- la societa’ sta procedendo all’individuazione di partner industriali in Italia, a cui affidare la produzione, coerentemente anche con l’obiettivo di cercare di ricollocare il maggior numero possibile di dipendenti coinvolti presso aziende operanti nel medesimo settore o terzisti". "A tal fine - conclude la nota - l'azienda sta già dialogando con alcune importanti realtà italiane del settore dolciario".

Mise convoca tavolo crisi - Il caso Pernigotti approda al Mise che ha annunciato di voler aprire il tavolo di crisi il prossimo 15 novembre, convocando dunque azienda e sindacati. Al centro la discussione della situazione produttiva e occupazionale della società acquistata nel 2013 dalla famiglia turca Toksoz che ha comunicato nei giorni scorsi ai sindacati la chiusura dell'azienda di Novi Ligure che occupa complessivamente circa 180 lavoratori, tra diretti e interinali. "Sulla delicata situazione della società Pernigotti il governo è presente e lavora per trovare al più presto una soluzione. Capiamo perfettamente lo stato d'animo dei dipendenti e non li lasceremo soli in questo momento di crisi", commentano il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon e il capogruppo alla camera della Lega Riccardo Molinari che ricordano come "ci siamo attivati per convocare un tavolo di crisi e, grazie anche al ministro Di Maio, il 15 novembre a partire dalle 10.00 ci incontreremo al Mise".

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