Pensioni, sconto anagrafico per le mamme: anticipata contributiva anche a 63 anni. La circolare Inps

Pensioni, sconto anagrafico per le mamme: anticipata contributiva anche a 63 anni. La circolare Inps
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Martedì 26 Marzo 2024, 16:23

Pensioni anticipate contributive. Le lavoratrici madri possono uscire dal lavoro un anno prima oppure usufruire di un assegno maggiorato. Sconto sul requisito anagrafico o contribuzione più alta, infatti, sono due delle opzioni che si applicano anche alle anticipate contributive. 

Pensioni anticipate, sconto anagrafico alle mamme

In pratica, anziché a 64 anni di età una madre può andare in pensione a 63 anni. Lo specifica una recente circolare dell'Inps (vedi scheda con l'allegato in Pdf). Oppure può chiedere l’applicazione del coefficiente di trasformazione del montante contributivo maggiorato

Accesso alla pensione per le madri

Per le "pensionande" la legge prevede la possibilità di anticipare l’età di accesso all'uscita dal lavoro di 4 mesi per ogni figlio, fino al massimo di 12 mesi.

Quindi il requisito può scattare al compimento del 63esimo anno di età, anziché 64. 

Si può in alternativa ottenere l’applicazione del coefficiente di trasformazione del montante contributivo maggiorato di un anno nel caso di uno o due figli, e maggiorato di due anni nel caso di tre o più figli.

Per chi vale lo "sconto" di un anno

Le due opzioni, secondo quanto sottolinea l'Inps, sono valida per tutte le prestazioni previdenziali del sistema contributivo. Sistema che prevede un requisito anagrafico, grazie alla norma per cui nel caso di trattamenti pensionistici liquidati esclusivamente con il sistema contributivo «le pensioni di vecchiaia, di vecchiaia anticipata, di anzianità sono sostituite da un’unica prestazione denominata pensione di vecchiaia».

Con la riforma del 2011 il beneficio si applica anche per le prestazioni pensionistiche determinate da un sistema contributivo che prevedono un requisito anagrafico come la pensione di vecchiaia (67 anni) e la pensione anticipata (64 anni di età, almeno 20 anni di contribuzione effettiva e un importo minimo) 

La circolare Inps

La circolare Inps (sotto il Pdf) ricorda questa opzione, utile per raggiungere il requisito di importo minimo, da quest’anno pari a 2,8 volte l’assegno sociale per le lavoratrici con un figlio (almeno 1.496,35 euro mensili lordi) e a 2,6 volte con almeno due figli (1.389,46 euro).

Gli esempi

Una madre con 3 figli che raggiunge il requisito per la pensione di vecchiaia nel sistema contributivo potrebbe accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni (anziché 67). Oppure potrebbe andare in pensione con 67 anni di età, ma con assegno calcolato come se avesse 69 anni. Ogni 100mila euro di montante, l’assegno annuale aumenterebbe da 5.723 euro a 6.153 euro

Invece nel caso della pensione anticipata contributiva, le due possibilità sono l’accesso a 64 anni con coefficiente aumentato che corrisponde a 65 o 66 anni. Altrimenti si può anticipare fino a 63 anni.

Come sottolineato da Il Sole 24 Ore che ha analizzato la circolare, le agevolazioni del comma 40 valgono se si esercita l’opzione al sistema contributivo previsto dalla riforma del 1995: pur avendo diritto a una pensione soggetta al metodo misto (contributi ante 1996), si chiede di passare completamente al contributivo. In questo caso, però, non è possibile accedere all’anticipata contributiva ma solo alla pensione di vecchiaia.

Le escluse

Da questa agevolazione è esclusa la pensione anticipata “ordinaria” (donne con 41 anni e dieci mesi di contributi). Non è previsto infatti un requisito anagrafico su cui applicare lo “sconto” dei quattro mesi. I benefici non riguardano poi chi va in pensione con “opzione donna”, in cui il calcolo dell’assegno avviene con regole del sistema contributivo, ma sulla parte giuridica si aggancia alle norme della pensione retributiva o mista.

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