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«Grandi opere, a quando le Marche?»

La tua segnalazione a Corriereadriatico.it «Grandi opere, a quando le Marche?»
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Giovedì 15 Novembre 2018, 17:52 - Ultimo aggiornamento: 18:21
Si fa un gran parlare di grande opere e in particolare d'infrastrutture, ma con l'occhio rivolto soprattutto al nord Italia. Credo però che anche le Marche abbiano qualcosa da dire in proposito, anzi molto. Faccio solo due esempi: il collegamento ferroviario Ancona-Orte-Roma e la strada di grande comunicazione Fano-Grosseto. Si tratta di due infrastrutture che da decenni, ahimè. attendono interventi risolutivi affinchè le Marche possano aprirsi agli scenari commerciali, economici, turistici che privilegiano il versante occidentale dell'Italia.

La ferrovia Ancona-Roma è andata diminuendo d'importanza, conoscendo una costante disattivazione di stazioni e impianti decisamente obsoleti, l'hanno ridotta a una linea utile solo allo spostamento dei pendolari, quasi esclusivamente studenti e lavoratori che hanno orari di spostamento pressochè sempre uguali e concentrati su specifiche fasce dei giorni feriali. Gioachino Rossini non era entusiasta dell'avvento del trasporto in treno e non aveva granchè entusiasmo dei "temerari" che si spostavano per l'Europa usando il nuovo mezzo a vapore. D'accordo che siamo nel culmine delle celebrazioni dell'anniversario della sua morte, ma ciò non significa che i marchigiani debbano rinunciare a viaggiare in treno!

La superstrada Fano-Grosseto è ormai una scandalosa incompiuta, ridotta a servire il solo traffico locale e non più destinata a realizzare quello "scavalcamento" dell'Appennino che era al primo posto in sede di progettazione. Questo nonostante siano ancora presenti forte potenzialità di scambio commerciale tra i distretti pesaresi e i bacini produttivi di Umbria e Toscana, per non parlare delle interazioni sul fronte turistico.

Due esempi dei tanti che si registrano nelle Marche, ma per i quali non sembra vi siano sufficienti sollecitazioni verso gli organismi di governo nazionale, nonostante la folta pattuglia di parlamentari qui eletti  ad esso legata.

Cordiali saluti.

Nazzareno Tittarelli
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