Il suicidio, tuttavia, pare non poter essere messo in relazione alla condizione di familiare di un pentito, se non per il peso psicologico che tale condizione esercita inevitabilmente sulle persone coinvolte.
Giuseppe pare avesse frequenti liti con la moglie. La donna, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, da anni subiva violenze da parte del marito e ieri avrebbe deciso di denunciarlo: ha preso con sé il figlioletto e ha bussato ai vicini di casa chiedendo loro di chiamare i carabinieri. Quando il vicino è entrato a casa Siino per convincere l'uomo a desistere dalle violenze, l'ha trovato a terra, morto. Impugnava la pistola, regolarmente detenuta dalla moglie, con la quale si era sparato alla testa. La dinamica dell'accaduto era talmente chiara che il pm ha ritenuto che non era necessario inviare il medico legale sul luogo.