Meningite, morto un bimbo di due anni
era stato rimandato a casa «per influenza»

Meningite, morto un bimbo di due anni: sembrava influenza, era stato rimandato a casa
Meningite, morto un bimbo di due anni: sembrava influenza, era stato rimandato a casa
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Lunedì 21 Gennaio 2019, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 18:24
Morto a Bologna un bimbo di due anni per sepsi da meningococco B. Il caso, avvenuto all'ospedale Maggiore, è stato segnalato al Dipartimento di sanità pubblica nella notte tra il 18 e il 19 gennaio scorso, fa sapere in una nota l'Ausl di Bologna. Immediate le misure di profilassi, scattate nei confronti degli operatori sanitari e dell'intero nucleo familiare del bimbo, residente a Bologna: in tutto 34 persone.

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Dall'indagine epidemiologica è emerso che il bambino non frequentava l'asilo né altre comunità al di fuori dei contatti famigliari stretti. «Sono in corso ulteriori interventi preventivi rivolti ai contatti stretti e agli operatori sanitari coinvolti», si legge in una nota. Il bambino era stato portato al pronto soccorso pediatrico dell'ospedale Maggiore la mattina di venerdì 18 gennaio, alle ore 11.46, per comparsa di febbre. «Alla valutazione clinica il piccolo, in buone condizioni generali, presentava una infiammazione alle alte vie respiratorie e rispondeva alla terapia con paracetamolo, condizioni comuni in periodo di picco influenzale che non hanno richiesto ulteriori provvedimenti. Il bambino veniva quindi dimesso alle 12.53 con terapia antipiretica e antiinfiammatoria. In serata, alle 20.01, veniva nuovamente portato al pronto soccorso per peggioramento clinico», ricostruisce la Ausl.

A quel punto però le condizioni generali del piccolo «apparivano molto gravi, con segni evidenti di shock settico in atto.
Immediate le terapie di supporto vitale, alle quali tuttavia il bambino non ha risposto. Ricoverato in Rianimazione, il bimbo è quindi deceduto nella notte tra il 18 e il 19 gennaio». Gli accertamenti microbiologici hanno identificato la presenza di Neisseria mengitidis, ceppo del meningococco di tipo B, confermando la diagnosi clinica di shock settico che, «quando provocato da tale batterio, ha esito infausto in una elevata percentuale» di casi.
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