Filippo Turetta, dove si trova il presunto killer di Giulia Cecchettin? Al momento è stato confermato il passaggio della Fiat Punto in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Nessuna traccia, invece, per il momento ancora di una presenza anche in Alto Adige, che dista infatti solo pochi chilometri da Lienz. Ecco cosa sappiamo degli spostamenti (e degli indizi) dell'ex fidanzato di Giulia.
Il cellurare online
Il cellulare di Turetta risulta essere ancora on line.
Il video
C'è un video, brevissimo, nel quale si vedrebbe Turetta aggredire a mani nude Giulia la notte di sabato scorso, tra gli elementi probanti in mano gli investigatori. Lo si apprende da fonti vicine all'inchiesta. Il filmato è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento «Dior» di Fossò (Venezia), che si trova sulla strada dove erano state già repertate presunte macchie di sangue e dei capelli, domenica scorsa. Nelle immagini si vedrebbe un'aggressione da parte di Filippo e poi il giovane caricare nella sua auto Giulia, sanguinante.
La personalità
La notizia della brutale aggressione di Filippo suscita sconforto e rabbia tra chi conosce il 21enne di Torreglia. Proprio dalla cittadina arrivano i primi commenti: «Siamo sconvolti, quello che per noi era Filippo, un ragazzo d’oro, in realtà a questo punto appare come il dottor Jekyll e mister Hyde – afferma il dirigente di Libertas Volley, Gennaro Zecchino –. Non ho parole per descrivere la ricostruzione di quanto avvenuto in quel parcheggio, se non che mai ci saremmo aspettati da Filippo delle azioni così brutali. La speranza è ancora che possano tornare a casa entrambi sani e salvi. Noi li aspettiamo».
La targa e l'alert
La svolta nelle indagini è arrivata giovedì mattina in maniera del tutto casuale quando la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all'ingresso dell'area turistica di Piancavallo è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione. Il software aveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l'alert per il transito dell'automobile di Filippo. Trattandosi di una zona completamente periferica e per la quale Filippo aveva fatto una deviazione anomala rispetto al successivo rilevamento, alla diga del Vajont, gli investigatori hanno immediatamente iniziato a battere palmo a palmo i dodici chilometri di strada che separano Piancavallo dal lago di Barcis, dove già si era concentrata l'attenzione dei Carabinieri
La via di fuga
Le ricerche che hanno portato al rinvenimento del cadavere di Giulia erano riprese oggi nella zona del lago di Barcis non su un imput specifici, ma seguendo la procedura di controlli, anche dopo esiti inizialmente negativi, seguita dagli investigatori. La zona di Barcis si trova infatti lungo la direttrice che avrebbe seguito nella fuga -tracciata dai varchi elettronici - la Fiat Punto nera di Turetta.
I capelli sull'asfalto
Dei capelli erano stati ritrovati sul tratto di asfalto della zona industriale a Fossò, dove domenica scorsa erano state repertate alcune presunte macchie di sangue. Materiale biologico - come hanno riferito i quotidiani - che è stato inviato per le analisi di laboratorio ai Ris dei Carabinieri, per confrontarne il dna con quello di Giulia e di Filippo. Le tracce erano state trovate dai Carabinieri a circa 6 chilometri di distanza dal parcheggio di Vigonovo, davanti alla casa di Giulia, dove i due ragazzi era stati uditi litigare in macchina