Quasi pronto il Decreto ristori: soldi subito a chi li aveva presi ad aprile. «Rimborsi fino a 150mila euro»

Quasi pronto il Decreto ristori: soldi subito a chi li aveva presi ad aprile. «Rimborsi fino a 150mila euro»
Quasi pronto il Decreto ristori: soldi subito a chi li aveva presi ad aprile. «Rimborsi fino a 150mila euro»
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Martedì 27 Ottobre 2020, 14:21 - Ultimo aggiornamento: 14:30

Soldi sul conto corrente per i più colpiti dall'emergenza Covid, tramite bonifico e in tempi brevissimi: il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, nel corso dell'incontro con le categorie a Palazzo Chigi, ha detto che i ristori a fondo perduto previsti dal decreto ristori arriveranno «in tempi record entro il 15 novembre». Il decreto dovrebbe essere approvato oggi dal Consiglio dei ministri con gli aiuti per i settori colpiti dalla nuove limitazioni del lockdown mirato. 

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L'intervento a fondo perduto avrà un funzionamento legato al meccanismo già previsto con il decreto Rilancio, il mese di aprile resterà il punto di riferimento: per alcuni settori il coefficiente sarà 1, per i ristoranti 1,5, per altri settori potrà arrivare a 2.

Nel decreto ci saranno anche sostegni specifici per turismo e somministrazione, ha confermato Gualtieri. 

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LE MISURE, LA BOZZA Nella bozza del decreto ristori, anticipata dall'agenzia Adnkronos, sarebbero già pronte le prime misure. Si parla di un accredito diretto per le attività che hanno beneficiato dei rimborsi ad aprile, di un contributo a fondo perduto per le attività colpite senza vincoli di fatturato e di rimborsi differenziati per settori che potranno andare da una soglia minima di mille euro fino ad un tetto massimo di 150mila euro.

CONTE «Nelle stesse ore in cui lavoravamo alle norme del Dpcm, abbiamo lavorato per far arrivare risorse in tempi record alle categorie penalizzate. Oggi alle 15 abbiamo un Cdm in cui approviamo un decreto con immediate misure di ristoro e indennizzi». Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso dell'incontro a Palazzo Chigi con le categorie. 

«Il governo si assume le proprie responsabilità ed è giusto che il suo operato sia sindacato e sottoposto a critiche, ma se perdiamo di vista l'obiettivo di marciare tutti insieme nella stessa direzione per uscire dalla pandemia, rischiamo di aggravare la situazione nel Paese», ha aggiunto Conte.  

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