Costruito un occhio sano dai suoi non vedenti, cieco riacquista la vista: è la prima volta al mondo

L'uomo, un paziente di 83 anni, ha recuperato parzialmente la vista: «È stato come nascere di nuovo»

Cieco riacquista la vista grazie a un autotrapianto di cornea a Torino: è la prima volta al mondo
Cieco riacquista la vista grazie a un autotrapianto di cornea a Torino: è la prima volta al mondo
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Venerdì 24 Marzo 2023, 16:09

Un intervento, realizzato per la prima volta al mondo, ha permesso di ricostruire un occhio vedente da due occhi non vedenti tramite un autotrapianto di cornea allargato a sclera e congiuntiva. Il paziente, un uomo di 83 anni, era totalmente cieco per due patologie e ha recuperato parzialmente la vista grazie all'autotrapianto dell'intera superficie oculare (cornea, una parte di sclera e la congiuntiva) da uno dei suoi occhi.

L'intervento per la prima volta al mondo

L'intervento sul paziente, all'ospedale Molinette di Torino, è una prima mondiale. L'anziano aveva perso da 30 anni la vista dall'occhio sinistro per una cecità retinica irreversibile e negli ultimi 10 anni era divenuto cieco dall'occhio destro per una patologia rara. Il prelievo dall'occhio sinistro, irrecuperabile dal punto di vista funzionale, ma con una buona superficie oculare, gli ha consentito di tornare a vedere.

Il paziente: «È stato come nascere di nuovo»

«Quando mi sono risvegliato e ho iniziato a vedere i contorni delle mie dita e della mano, è stato come nascere di nuovo». La felicità traspare dalle prime parole di E. B., l'83enne che vive in provincia di Torino. Due gravi e diverse patologie della vista l'avevano reso cieco dall'età di 6 anni: grazie a un eccezionale intervento, eseguito per la prima volta al mondo all'ospedale Molinette di Torino, il paziente è riuscito a recuperare la vista all'occhio destro che, già a due settimane dall'intervento (durato 4 ore), gli permette di riconoscere gli oggetti, i volti e di muoversi autonomamente.

Ad operarlo una équipe costituita dal professor Michele Reibaldi, direttore della Clinica oculistica universitaria dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino ed esperto chirurgo retinico, e dal professor Vincenzo Sarnicola, presidente della Società italiana della cornea e della staminalità della superficie oculare (Sicsso) e consigliere del direttivo della Società italiana di scienze oftalmologiche (Siso), coadiuvato dalla collaboratrice Enrica Sarnicola.

Il paziente aveva perso da 30 anni la vista all'occhio sinistro per una cecità retinica irreversibile e, negli ultimi 10 anni, aveva progressivamente perso la funzione visiva anche dell'occhio destro, ma per una patologia cronica rara (pseudo pemfigoide oculare) che ha distrutto la cornea e purtroppo anche la superficie oculare. Negli ultimi anni l'occhio destro era stato sottoposto a due trapianti di cornea tradizionali a tutto spessore, entrambi falliti rapidamente per la mancata funzionalità della superficie oculare.

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