Ascoli, il caso Camela agita la Lega. Stallone fra i contrari al blitz. La candidatura dell’ex consigliere regionale si sposta sui tavoli nazionali

Nico Stallone, assessore al commercio
Nico Stallone, assessore al commercio
di Luigi Miozzi
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Giovedì 9 Maggio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 12:01

ASCOLI La mossa di una parte della Lega, con il sostegno di un autorevole esponente moderato, di superare il parere del comitato dei saggi locale per promuovere sul tavolo nazionale la candidatura dell’ex consigliere regionale Valeriano Camela, da inserire nella lista degli aspiranti consiglieri comunali del Carroccio, sta suscitando un vivace dibattito interno al partito. 

L’esclusione

Un passo indietro. Diverse settimane fa, c’è stato un contatto con l’ex esponente dell’Udc per una sua candidatura nelle liste del centrodestra, ma il tentativo si è infranto, sul muro del comitato dei saggi, voluto dal sindaco Marco Fioravanti. Il motivo? In quanto ex presidente del consiglio comunale, fu fra i firmatari che nel 2009 firmarono la mozione di sfiducia che mandò a casa l’amministrazione comunale di centrodestra guidata dall’allora sindaco Piero Celani. Nel 2014, inoltre, Valeriano Camela, si candidò sotto il simbolo dell’Udc contro Guido Castelli. Si è quindi obiettato: quale affidabilità potrebbe garantire alla coalizione? Si sottace che anche un firmatario di quella mozione si candiderà di nuovo a Palazzo Arengo dopo 15 anni, ma il ruolo ricoperto nel 2009 da Valeriano Camela (presidente del consiglio comunale) era ben più importante: doveva essere un uomo di fiducia e non di sfiducia nei confronti di Piero Celani.

Le reazioni


La mossa inoltre di bypassare il tavolo locale per spostare la questione su quello nazionale ha creato qualche mugugno all’interno della Lega perchè viene letta come una ingerenza sulle decisioni locali.

Qualche esempio? L’assessore comunale al commercio, Nico Stallone, avrebbe mostrato tutte le sue perplessità sull’operazione rivendicando il lavoro svolto nella giunta Fioravanti. Mancano solo due giorni alla presentazione delle liste e la questione Camela (come quella di Francesco Viscione, altro ex Udc, candidato ostracizzato) resta ancora aperta. Ogni decisione finale spetterà alla fine al sindaco Marco Fioravanti, il quale, per legge, deve autorizzare il collegamento con le lista sostenitrici.

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