SAN BENEDETTO Inizio d’anno nero sul fronte-smog. In poco più di un mese, nel 2024 s’è già registrata la metà degli sforamenti ai limiti di polveri sottili giornalieri di tutto il 2023. L’allarme della sezione sambenedettese di Legambiente: «Mancano i controlli sul divieto di circolazione dei mezzi più inquinamenti. Bisogna correre ai ripari anche con una campagna informativa sul buon uso dei riscaldamenti domestici».
I dati
Ma veniamo subito ai dati: dal 1° gennaio di quest’anno, ci sono stati 3 giorni con concentrazioni di Pm10 allarmanti. Allarme doppio se, come detto prima, si considera che in tutto lo scorso anno, le giornate anomale furono complessivamente solo 6. Insomma: non c’è da stare molto tranquilli. Anche perché questi non sono solo semplici numeri statistici. Infatti, è ormai scientificamente provato che la presenza di elevate concentrazioni di micro-polveri nell’aria incide sfavorevolmente sulla qualità della vita di chi quell’aria è costretto a respirarla. Lo sanno bene da Legambiente: «Tenendo conto che esiste una sola centralina di rilevamento degli inquinanti, in via Asiago, bisogna correre ai ripari immediatamente, al fine di evitare ulteriori sforamenti». Lo dicono forte e chiaro dall’associazione ecologista, passando a snocciolare possibili soluzioni: «L'amministrazione comunale deve avviare una campagna informativa ai cittadini sull'utilizzo degli impianti di riscaldamento ricordando che la temperatura interna agli edifici non deve superare i 20 gradi nelle case, nelle scuole e negli uffici.
L’incontro
Proprio stasera (ore 21.15) l’associazione ha in agenda un’assemblea aperta a tutti, durante la quale verranno illustrati i progetti già pianificati e quelli da pianificare, puntando alla salvaguardia del territorio e alla promozione della sostenibilità ambientale. L’incontro si tiene presso l’ex palazzo municipale di piazza Cesare Battisti.