«Sono stata violentata da mio cognato». Le molestie anche nell'ascensore del tribunale di Ancona. Nei guai un 54enne

«Sono stata violentata da mio cognato». Le molestie anche nell'ascensore del tribunale di Ancona. Nei guai un 54enne
«Sono stata violentata da mio cognato». Le molestie anche nell'ascensore del tribunale di Ancona. Nei guai un 54enne
di Federica Serfilippi
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Venerdì 17 Marzo 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 07:50

ANCONA -  L’avrebbe avvicinata con il pretesto di aiutarla economicamente e supportarla durante l’assenza del marito, relegato in carcere. La frequentazione non sarebbe però stata disinteressata. Perché secondo l’accusa, lui ne avrebbe approfittato per abusare di lei, sua cognata. Un tentativo di approccio, stando a quanto raccontato dalla vittima, c’è stato pure nell’ascensore del tribunale


L’indagine


La donna ha avuto il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri della stazione di Ancona Principale. Nel giro di poco tempo, grazie alle indagini, è stata chiesta e ottenuta la misura cautelare. Il cognato della vittima, un 54enne di origine rom, non potrà più avvicinarsi alla donna, né ai suoi figli. E dovrà evitare di trovarsi nei posti da lei frequentati. Il provvedimento è stato applicato nei giorni scorsi e questa mattina per l’indagato, difeso dall’avvocato Luca Pellegrini, si terrà l’interrogatorio di garanzia in tribunale. Deve difendersi dalla pesantissima accusa di violenza sessuale. 
È lo scorso mese che la donna, tutelata dal legale Germana Riso, si è rivolta ai carabinieri della Montagnola per chiedere aiuto e mettere un freno alle molestie subite dal cognato. Quest’ultimo avrebbe iniziato nei mesi scorsi a mostrare un interesse morboso nei confronti della donna, più giovane di lui. In un’occasione, in particolare, lei ha raccontato di essersi trovata da sola con il 54enne nell’ascensore del tribunale. Qui sarebbe stata spinta con forza dall’uomo, sicuro di strapparle un bacio. Stesso tentativo, ha raccontato la vittima, sarebbe accaduto sul posto di lavoro di lei. La situazione sarebbe peggiorata dopo la carcerazione del marito della vittima, lo scorso autunno. Da allora, la donna sarebbe diventata un bersaglio facile e vulnerabile. 
Stando a quanto ricostruito dalla procura, il 54enne non avrebbe perso occasione per piombare a casa della cognato, con il pretesto di aiutarla economicamente.

Per la procura, non avrebbe mai smesso di importunarla con avance e frasi a sfondo sessuale. La procura contesta all’uomo di aver costretto la cognata a un rapporto sessuale. Lei avrebbe cercato in tutti i modi di opporsi, senza però riuscirci. La vittima ha anche raccontato di aver subito una sorta di ricatto: il cognato avrebbe cercato di far uscire dal carcere il marito, trovandogli un lavoro, in cambio di una prestazione sessuale. 


L’incubo


Volendo mettere fine all’incubo, la donna si è decisa a sporgere denuncia. La sua versione è stata giudicata dagli inquirenti credibile e non contraddittoria, motivo per il quale il pm Irene Bilotta ha chiesto l’applicazione della misura, notificata nei giorni scorsi. Oggi l’interrogatorio davanti al gip Carlo Masini. 

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