FALCONARA «Finalmente siamo tornati in Italia ma l’esperienza in Giappone è stata molto formativa nonostante il problema di salute che ho avuto e che è stato risolto dai medici giapponesi in modo eccellente». Filippo, che tra pochi giorni sarà maggiorenne, è lo studente del liceo Cambi che durante il viaggio di studio a Nagasaki si è sentito male ed è stato urgentemente operato nell’ospedale della città nipponica.
La disavventura
«Appena arrivati a Nagasaki – ricorda Filippo - siamo stati accolti con entusiasmo dai nostri compagni giapponesi, dalle loro famiglie e dai loro insegnanti.
La riconoscenza
Continua: «La solidarietà dei miei amici, dei parenti e degli insegnanti mi è stata di grande aiuto durante la permanenza in ospedale: per questo li ringrazierò per sempre. La domenica sera sono stato raggiunto da mia madre e dalla dirigente scolastica prof Signorini che ha dimostrato tutta la sua umanità. Il lunedì mattina sono stato dimesso ed ho potuto proseguire l’esperienza con il gruppo». La disavventura non ha impedito a Filippo, che risiede a Chiaravalle, di raggiungere i suoi coetanei e proseguire l’esperienza giapponese. «Ho potuto visitare Nagasaki e la sera sono stato a cena con gli studenti giapponesi; il giorno dopo abbiamo preso l’aereo per Tokyo dove abbiamo soggiornato altri 2 giorni. Tokyo è inimmaginabile piena di luci e colori e seppur enorme sono stato colpito dalla pulizia e dalla disciplina del popolo giapponese». Conclude Filippo: «Per me stata una grande lezione di vita. Ciò che è successo mi ha donato l’opportunità di crescere e di confrontarmi con situazioni nuove ed inaspettate. Tornerò in Giappone non appena ne avrò l’occasione perché è un luogo magico: i giapponesi sono persone speciali, accoglienti, disponibili ed organizzati e lo si può notare in tutti gli aspetti della vita quotidiana, a scuola, in metropolitana e, naturalmente, in ospedale».