SIROLO - «Siamo a Sirolo o a Jumeirah beach, la privatissima spiaggia di Dubai?». Sotto la distesa di ombrelloni che da ieri riempiono l’obiettivo senza soluzione di continuità, era un rincorrersi di battute e nasi arricciati tra chi arrivato a San Michele, una delle 40 più belle baie d’Europa secondo The Guardian, ha trovato i frustoli liberi di arenile prima presenti fra le concessioni demaniali, interamente occupati dagli ombrelloni degli stabilimenti balneari.
Una misura adottata d’urgenza dal Comune, per compensare la drastica riduzione del litorale subita da alcuni chalet dopo la mareggiata del 7 luglio, che si sta scontrando con le critiche e i malumori dei frequentatori più affezionati della caletta sirolese.
Le misure
La Regione ha stabilito che la lunghezza del fronte mare delle aree libere utilizzabili ai fini turistico-ricreativi non debba essere inferiore al 25% di quella del litorale comunale esclusi i tratti di costa alta o pericolosi per frane.
«Vergognosa e pretestuosa è la posizione dell’opposizione, il cui capogruppo è Fabia Buglioni, già responsabile parchi del PD e oggi referente per l’ambiente del PD anconetano – risponde il sindaco Filippo Moschella -. Se Buglioni avesse chiesto gli atti del Comune, avrebbe constatato che sono state effettuate attività documentate per la protezione della costa sin dal maggio 2021 per studiare e quindi risolvere in maniera organica il problema dell’erosione mai affrontato in passato. Inoltre, dimentica o fa finta di dimenticare che il Piano regionale GIZC di gestione della costa, approvato dalla precedente maggioranza di sinistra a dicembre 2019, prevede opere di difesa e ricostruzione della spiaggia in tutta la regione ad esclusione della falesia del Conero».
I lavori
Sulla decisione del Comune pesa anche il «no del Parco al ripascimento o allo spostamento degli accumuli di sabbia da sud a nord di San Michele perché occorrono studi per valutare l’incidenza della movimentazione di materiale sull’habitat marino e la mitigazione dell’impatto di tale operazione, studi che mai sono stati fatti dal Parco, nemmeno quando Fabia Buglioni è stata vicepresidente del medesimo ente».
A seguito del diniego «la giunta comunale ha fatto una scelta ponderata, riconoscendo delle aree di compensazione a due balneari, la cui area in concessione è scomparsa o si è ridotta notevolmente, per tutelare tutta la filiera turistico-commerciale del paese, dato che gli esercizi ricettivi effettuano le prenotazioni delle camere comprensive di ombrelloni in spiaggia. Se vengono meno le prenotazioni delle camere - conclude Moschella - diminuiranno di conseguenza le presenze in tutti gli esercizi commerciali di Sirolo».