Corinaldo, strage in disco: il 17enne
dello spray accusato di un'altra rapina

Corinaldo, strage in disco: il 17enne dello spray accusato di un'altra rapina
di Sabrina Marinelli
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Mercoledì 12 Dicembre 2018, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 12:05

SENIGALLIA - Denunciato per una rapina commessa a Senigallia il 17enne indagato per la tragedia di Corinaldo. La notte dell’Immacolata alla Lanterna Azzurra, la sera di Halloween nel centro storico di Senigallia: ritornano i giorni di festa, quelli in cui i ragazzi si divertono e si riversano nei locali, nella vita di questo ragazzo. La polizia lo ha denunciato, insieme a una ragazza minorenne e a un giovane maggiorenne per concorso in rapina. Sono tutti residenti a Senigallia. Se al momento ci sono solo sospetti a suo carico per i fatti di Corinaldo, sono chiuse, almeno per la polizia, le indagini sulla rapina di Halloween.
  
Senigallia è da sempre un luogo del divertimento. Sia per la presenza di numerosi locali sia per le passeggiate che offre, tra vicoli e lungomare. Vi si affollano migliaia di persone, ogni fine settimana. La sera delle streghe, divenuta un forte momento aggregativo, in centro storico, tra via Gherardi e via Fagnani, vicino alla chiesa della Croce, c’era un gruppo di dieci persone, tra cui sette minorenni. Erano arrivati da Ancona e Falconara per festeggiare Halloween: i più piccoli avevano ottenuto il permesso dei genitori perché c’erano i ragazzi più grandi. Dolcetto o scherzetto? Per loro, sarebbe stata una serata da dimenticare. Due ragazzi e una ragazza si erano avvicinati e avevano chiesto loro dei soldi. In un primo momento le vittime avevano pensato, appunto, ad uno scherzo; poi, vista l’insistenza, che chiedessero l’elemosina.
 
Il gruppo aveva rifiutato, dicendo di non avere spiccioli e aveva tentato di allontanarsi. Era stato però bloccati. Uno dei rapinatori aveva mostrato una bottiglia di vetro, tenendola in mano e impugnandola contro di loro, come a voler minacciare che, di fronte ad un altro rifiuto, l’avrebbe usata contro i ragazzi. Poi aveva colpito con uno schiaffo un ragazzino. A quel punto tutti avevano ceduto alle loro richieste. Racimolati in fretta i soldi, avevano consegnato ai tre balordi poco più di 30 euro, tutto quello che avevano in tasca. Preso il denaro, i tre si erano dileguati. Le vittime invece avevano chiamato la polizia. Dopo aver raccolto le descrizioni degli aggressori, i poliziotti avevano avviato le ricerche in tutte le zone circostanti che però, anche in considerazione del gran numero di persone in centro e alla stazione, non avevano dato esito positivo. L’impresa di individuarli sembrava impossibile. Nella zona non ci sono nemmeno telecamere. Gli uomini del vicequestore aggiunto Agostino Maurizio Licari, dirigente del Commissariato, sono però riusciti a dare un nome ai tre ritenuti responsabili, che sono stati denunciati per concorso in rapina. I ragazzini aggrediti li hanno riconosciuti, confermando i sospetti degli investigatori. Ulteriori approfondimenti hanno portato alla denuncia del commando entrato in azione nella notte di Halloween.
Il 17enne ha nominato come suo difensore l’avvocato Martina Zambelli, che lo sta assistendo anche per il caso di Corinaldo con il collega Andrea Mone. Sentita sulla denuncia di Senigallia non ha voluto rilasciare commenti. «Non intendo rispondere - ha detto -, vista la situazione delicata che il mio assistito sta vivendo in questi giorni».

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