ANCONA Manomettevano il registro elettronico per far sparire le assenze con un clic. È l’accusa di base che ha portato a processo cinque ex studenti (tre ragazze e due ragazzi tra i 26 e i 27 anni) del liceo Savoia-Benincasa per i fatti avvenuti nel corso dell’anno scolastico 2015-2016. In origine, gli studenti finiti nel mirino del tribunale erano 32: in 27 hanno beneficiato di un percorso di messa alla prova, in 5 hanno scelto il dibattimento. E per loro il processo è entrato nel vivo ieri mattina, davanti al giudice Francesca Grassi. A vario titolo devono rispondere di accesso abusivo al sistema informatico e falso.
I testimoni
La prima testimone ad entrare in aula è stata l’ex preside del Savoia-Benincasa, Alessandra Rucci, attualmente dirigente dello scientifico Galilei.
L’ammissione
Ancora, la Rucci: «Ricordo che dopo essere stati scoperti, i ragazzi avevano ammesso le loro responsabilità». Ma la segnalazione alla Postale era stata comunque fatta. «Presentammo un esposto con le stampate, se non ricordo male, del registro elettronico» ha concluso la preside. Alcuni imputati hanno terminato l’università, altri ancora stanno già lavorando e ottenendo i primi successi professionali. All’epoca dei fatti stavano tutti affrontando l’ultimo anno di liceo. Il processo è stato aggiornato al 12 settembre: saranno ascoltati altri testimoni.