ANCONA Non è una città per giovani l’abbiamo già detto. Ma tra maggioranza e opposizione è gara di proposte. La sfida è intra-generazionale. Da una parte il ventenne consigliere Pd, Giacomo Petrelli. Dall’altra il 26enne assessore all’Università e Politiche giovanili, Marco Battino. Terreno di battaglia, la Commissione consiliare. Oggetto del contendere: le aule studio. In breve: Petrelli mette sul tavolo della Commissione Politiche giovanili (giovedì) la mozione per «impegnare sindaco e Giunta a predisporre uno spazio adibito esclusivamente ad aula studio, adeguatamente attrezzato e gestito, fruibile a orario continuato fino a tarda serata». Mozione bocciata.
Il confronto
Da qui la contrapposizione tra le due sponde del tavolo. «Battino bocciato dalla sua stessa maggioranza» attacca duramente il gruppo Pd Ancona, rimarcando quanto l’assessore stesso avesse messo tra le sue priorità quella di realizzare nuove aule studio in città. «Infatti, la maggioranza ha bocciato la mozione in quanto superata dai fatti» replica l’assessore che, va detto, non ha facoltà di voto in Commissione.
Il sopralluogo
Già fruibili, ma adibiti ad altro, i due spazi sono stati negli ultimi tempi risistemati, riorganizzati e implementati con altrettante postazioni informatiche, tali da consentire agli studenti l'utilizzo della rete internet e di potersi applicare nello studio in uno spazio dedicato e debitamente attrezzato. «Quando sono andato a fare un sopralluogo per prendere visione dello stato delle aule, sembravano dei magazzini - racconta Battino -. Dentro c’era di tutto, fuorché ciò che serve per essere utilizzate come aule studio». Aperte a tutti gli studenti, nell’intento dell’assessore e della Giunta si prestano ad ospitare gli iscritti alla facoltà di Medicina, distante solo poche centinaia di metri.
Lo scudo
Il centrodestra, ovviamente, si stringe attorno al loro assessore preso di mira dai consiglieri di minoranza. In soccorso arriva il capogruppo FdI in consiglio comunale, Jacopo Toccaceli: «Una mozione pretestuosa presentata da un centrosinistra che deve fare i conti con tutto ciò che hanno lasciato di irrisolto - attacca il consigliere -. Al di là delle chiacchiere fantasiose, alla fine vince sempre la realtà: a fine maggio 2023 quante aule studio erano presenti ad Ancona ? Nessuna, questa è la realtà».