Tragedia di Mestre, identificate tutte le vittime e i feriti dell'incidente

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S'indaga sul guardrail, non escluse ipotesi di guasto o malore del conducente

Mestre, 5 ott. (askanews) - "Dei sei (pazienti, ndr) che abbiamo in questo momento, due sole signore sono intubate e incoscienti, gli altri sono coscienti".

A parlare è Chiara Berti, direttrice dell'Ospedale dell'Angelo di Mestre, in Veneto, dove sono ricoverati alcuni dei 15 feriti (13 adulti e 3 minorenni) dell'incidente avvenuto nella serata di martedì 3 ottobre 2023, quando un bus a trazione elettrica è precipitato da un cavalcavia dopo aver sfondato il guardrail, causando la morte di 21 persone, tra cui 2 minorenni. Al momento, sono state identificate tutte le vittime: secondo la prefettura si tratta di nove cittadini ucraini, quattro romeni, tre tedeschi, due portoghesi, un croato e un sudafricano mentre l'unico italiano è l'autista del bus, il 40enne trevigiano Alberto Rizzotto.

Per quanto riguarda i 15 feriti, invece, sono stati identificati sei ucraini, cinque tedeschi, due spagnoli, un croato e un francese. A bordo del bus c'erano intere famiglie in vacanza, compresi alcuni bambini e una giovane coppia croata in viaggio di nozze: lei, incinta, è morta, lui è gravemente ferito. Chi è sopravvissuto chiede insistentemente dei propri cari, come ha spiegato Moreno De Rossi direttore del servizio di psichiatria dell'Ospedale dell'Angelo.

"La loro preoccupazione - ha detto - è, soprattutto, avere informazioni dei loro compagni di viaggio che spesso erano congiunti; mariti o moglie e figli. Per cui, in questo momento, stiamo supportando in questo senso e stiamo dando anche a loro le comunicazioni man mano che le abbiamo con sicurezza".

Sul fronte delle indagini, la procura di Venezia ha aperto un fascicolo per "omicidio stradale". S'indaga anche sul guardrail, forse vecchio e con un'interruzione di qualche metro per la manutenzione che avrebbe facilitato l'inclinazione del bus verso l'esterno della carreggiata. Ci sono anche le ipotesi di un guasto tecnico o di un malore del giovane conducente, sul corpo del quale è stato disposto l'esame autoptico. Oltre al guardrail e alla carcassa del bus sequestrati anche la "scatola nera" e il telefono dell'autista.

Nel video, ripreso dalle telecamere della Control room del Comune di Venezia, si vede il bus sopraggiungere a bassa velocità da Mestre verso Venezia e affiancarne un altro fermo, in attesa di svoltare a sinistra. All'improvviso dopo aver strusciato sul guardrail per una cinquantina di metri, si piega verso destra e precipita nel vuoto. Esclusa dagli inquirenti ogni responsabilità dell'autista dell'altro pullman che è stato tra i primi a prestare soccorso.