Ancona, via Donadel ecco il Colavitto-bis: i dorici richiamano il "Comandante" per uscire dalla crisi

Ancona, via Donadel ecco il Colavitto-bis: i dorici richiamano il vecchio allenatore per uscire dalla crisi
Ancona, via Donadel ecco il Colavitto-bis: i dorici richiamano il vecchio allenatore per uscire dalla crisi
di Peppe Gallozzi
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Martedì 24 Ottobre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 07:42

ANCONA Marco Donadel non è più l’allenatore dell’Ancona. Al suo posto torna l’ex Gianluca Colavitto, già sotto contratto con il club dorico in scadenza al 30 giugno 2024. Un film già visto, con protagonisti opposti, lo scorso 11 aprile quando all’indomani della sconfitta di Alessandria fu Donadel a subentrare all’esonerato Colavitto. Altra annata, altro contesto, altra squadra visti gli enormi cambiamenti che ci sono stati quest’estate. Che hanno pesato nelle valutazioni. 


La scelta

La dirigenza biancorossa, pur vagliando anche l’ipotesi del terzo allenatore a libro paga (tutt’altro che remota per come si è sviluppato il lunedì), ha scelto - in particolare attraverso il ds Micciola - di appoggiarsi a chi questo ambiente lo conosce bene, ha voglia di riscatto e può trarre qualcosa di importante da un gruppo giovane ma in difficoltà.

Perchè l’Ancona di oggi, 9 punti in altrettante giornate, quattro sconfitte e reduce dal misero pareggio con il Rimini fanalino di coda è in difficoltà. Senza contare la classifica che vede i dorici a una sola lunghezza di vantaggio dalla zona playout che annovera anche formazioni con una partita da recuperare. 

Quell’ultima telefonata...

«Non mi sento in discussione. Fino a che non mi arriva una telefonata». Così parlava Donadel nell’immediato dopo gara del Romeo Neri domenica sera. Ignaro (o forse no?) di quanto sarebbe accaduto qualche ora dopo in seguito al summit mattutino dirigenziale tenuto alla presenza del presidente Tony Tiong. Lo stesso che gli aveva rinnovato, pubblicamente e non, la fiducia in almeno altre tre occasioni (Cesena-Ancona 4-0, Ancona-Juventus 1-2 e Carrarese-Ancona 1-0) quando il suo esonero sembrava già doveroso per la pochezza di argomenti espressi. Alla fine la famosa telefonata, l’ultima anconetana, è arrivata davvero. Non da Tiong ma da Micciola che ha comunicato il triste responso all’ex centrocampista della Fiorentina. Salutano anche i collaboratori Falanga, Pinzauti e il preparatore atletico D’Alessandro. 

I motivi della crisi

Due, sostanzialmente, le motivazioni che hanno portato alla decisione. In primis i risultati, con due sole vittorie nelle prime nove gare, tre pareggi e ben quattro ko. Da aggiungere all’eliminazione in Coppa Italia avvenuta per mano del Pineto. Poi c’è il fattore mercato con Donadel che, riprendendo anche le sue dichiarazioni («Questi giocatori non li ha portati la cicogna...»), ha inciso direttamente su molte entrate ma, soprattutto, sulle uscite. Non riuscendo, tuttavia, a trovare una quadra nel rettangolo di gioco, neanche nelle amichevoli estive. Contro il Rimini si era aperta la sua avventura all’ombra del Conero lo scorso torneo e contro il Rimini si è chiusa. Ironia, perfida, della sorte.

Il ritorno di Colavitto

Colavitto dirigerà oggi alle 13.30 al Paolinelli il suo “primo” allenamento. Avrà al fianco il fidato Marco Noviello e ritroverà il prof. Alberto Virgili. Per risollevare la situazione servirà il trainer della prima stagione e mezzo nel capoluogo. Quello che si guadagnò l’appellativo di “Comandante” tra gol, corsa e spettacolo. Seppur senza mezze misure, nel bene e nel male. Dovrà dimostrare di aver messo da parte l’altro gemello di se stesso, quello degli ultimi due mesi prima della cacciata. Due mesi fatti di delusioni e amarezze culminate nella disfatta di Alessandria. L’obiettivo è la rivincita. Per lui e per l’Ancona. Perchè adesso c’è solo da salvare il salvabile.

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