Ancona, salvezza conquistata. Ma adesso Tiong non ha più scuse

Ancona, salvezza conquistata. Ma adesso Tiong non ha più scuse
Ancona, salvezza conquistata. Ma adesso Tiong non ha più scuse
di Peppe Gallozzi
3 Minuti di Lettura
Martedì 30 Aprile 2024, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 09:07

ANCONA «Mettiamo da parte polemiche e malumori in nome dell’obiettivo numero uno: la salvezza». Questo è stato il leitmotiv degli ultimi mesi in casa Ancona. A tutti i livelli. Una sorta di stand by forzato dalle tante problematiche societarie e tecniche che hanno attanagliato il Cavaliere armato durante questa incredibile stagione.

Ecco perchè al termine della sfida contro la Lucchese (0-0) che ha sancito la permanenza in Serie C senza passare dalla lotteria dei playout (in virtù della sconfitta della Fermana e del +11 dal quintultimo posto), la domanda dei tifosi anconetani è risultata univoca: caro presidente sarà il caso di risolvere, adesso, queste famose problematiche già rinviate all’inverosimile? 

 
Toccata e fuga

Il patron biancorosso ha prodotto la classica toccata e fuga per essere presente. Arrivato dal suo quartier generale di Hong Kong, a sorpresa (neanche così clamorosa visto che in tanti sui social, tra cui noi sulle nostre colonne, lo avevano prospettato...), nel pomeriggio di domenica è rimasto il tempo necessario per incontrare la squadra e mister Boscaglia nel ritiro dell’Hotel Palace del Conero prima di recarsi allo stadio.

La tensione nel proprio box, la visione in diretta del monito lanciato dalla curva nord («E’ finito questo tormento... Tiong e giocatori che vi sia di insegnamento: questa tifoseria va sempre onorata dalla prima all’ultima giornata» accompagnato dal coro - sacrosanto - «Meritiamo di più»), una rapida tappa in sala stampa per rispondere a qualche battuta degli addetti ai lavori, la cena nel post-gara con i calciatori e lo staff prima del rompete delle righe e infine l’aereo per tornare a casa - passando per Istanbul dove sarà impegnato per lavoro - alle 6.30 del lunedì mattina. È stata Roberta Nocelli, amministratore delegato del club apparsa molto provata emotivamente a fine gara, a svelare gli imminenti passi in agenda. 


Scadenze ben definite


La prossima settimana sarà lei in prima persona a volare a Hong Kong (o in alternativa Tokyo) per il summit decisivo sulle strategie future dell’Ancona.

Quattro punti all’ordine del giorno da dirimere in maniera tassativa e tempestiva: rapporti dirigenziali chiari e ben definiti (tra cui la posizione di Roberto Ripa, oggetto di contestazione nel corso dell’anno), riconferma del tecnico Roberto Boscaglia (Tiong, in questo senso, ha pronunciato due messaggi importanti, uno a favore del mister siciliano e uno sulla volontà di costruire una rosa da vertice), scelta del direttore sportivo (in pole c’è sempre il ds del Gubbio Davide Mignemi) e chiusura dell’operazione centro sportivo.

Una cosa appare certa, perlomeno da logiche deduzioni. Il destino di Boscaglia, che ha già un’opzione da poter esercitare sul prolungamento di 12 mesi vista la salvezza, è legato a quello della Nocelli (fautrice del suo arrivo). Difficile che uno dei due, allo stato attuale delle cose, possa rimanere senza l’altro. Tiong, a microfoni spenti, ha dichiarato inoltre di aver in programma un ritorno ad Ancona il prossimo mese.

Entro la fine di maggio, quindi, dovrebbe incontrarsi - finalmente - con il sindaco Daniele Silvetti per procedere al rogito notarile con il quale confermare l’acquisto dei terreni adiacenti al Del Conero dove sorgerà l’Ancona Sports Center. Una querelle da 1.214.000 euro troppe volte rinviata per le cause più disparate (impegni professionali, Capodanno cinese, motivi di famiglia). Sarebbe ora di onorarla fattivamente. Al netto di pec e promesse varie. 


 

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