Ecco l'album “Amore che torni”
Il nuovo progetto dei Negramaro

I Negramaro
I Negramaro
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Mercoledì 15 Novembre 2017, 19:31
PINO TORINESE  – «Sono nato pensando a una band e non per essere solista, ma già quando ero bambino e non sapevo né cantare né suonare la chitarra: se ora suono, canto e scrivo è perché la musica è sempre stata condivisione, con sogni di viaggiare, stare in un’altra storia insieme». Lo ha detto Giuliano Sangiorgi all’Osservatorio astronomico durante la presentazione del nuovo progetto discografico “Amore che torni” dei Negramaro.
Questo disco è nato dopo una crisi maturata nel gruppo.

«Ammetto che la crisi c’era, e non vederci per un paio di mesi ci ha fatto bene – ha detto Giuliano – Pensavo che non saremmo tornati insieme e ne avevo il terrore. Non eravamo abituati a vedere terra e viaggi interstellari. È arrivato così un disco con una luce incredibile che viene da quel buco nero, con i testi che tendono ad avere una spiegazione. La crisi è giusto raccontarla per un presente e un futuro. Sono andato a New York a scrivere, pensare e riflettere, davvero necessario non rimanere vicini. Da questa crisi abbiano voluto crescere perché siamo tornati con un disco più forte che mai, che parlasse di canzoni, della nostra vita».

«Abbiamo fatto un disco made in Italy e avere una discografica che la voglia di crederci – ha aggiunto Andrea Mariani – Più che crisi, vorrei parlare di una sorta di assuefazione, a dare tutto per scontato, di non pensare a un futuro come dovrebbe essere: ci siamo fermati per prendere delle decisioni, spaventati per paura di sbagliare, e ci siamo allontanati per riflettere e avere questa energia che è stata la base per una ripartenza».

Giuliano Sangiorgi ha scritto le dodici canzoni di questo disco a New York.
«Non ho mai avuto paura della solitudine in Italia – ha riflettuto – Il rapporto con la mia compagna, mia madre dopo la morte di mio padre: ho sempre ritenuto che si poteva sopravvivere o vivere. A New York ho provato una solitudine che mi ha fatto scappare da quella città, avevo paura e solo allora ho capito la solitudine di mia madre: sentirsi soli è il sentimento più brutto».

Nel disco Giuliano e i Negramaro hanno voluto omaggiare Fabrizio De André in “Ci sto pensando da un po”.
«C’è un passaggio alle nuvole di De Andrè – ha affermato Sangiorgi – É un omaggio della bambina, mia nipote Maria Sole, all’emozione che mi ha dato quella canzone, un’emozione che mi ha fatto fare pace con il mondo e per stare qui, perché è un nuovo inizio».

 “Per uno come me” ha una lettura molto particolare.
«Non ho visto due amanti in questa canzone, ma fatti civili e sociali – ha rivelato Sangiorgi – Il civismo è alla base di una civiltà e non si più rimanere fermi di fronte a scene drammatiche: loro sognano speranze quando stanno affogando e si promettono di sopravvivere per invecchiare dove riusciranno ad arrivare, e penso che anche Salvini si commuoverebbe. Racconto quello che sento, un amore contenitivo».

Uno spirito nuovo ha pervaso i sei della band nel realizzare questo lavoro.
«Volevamo vederci e sentirci con gli occhi degli altri – ha precisato Giuliano – Ogni decisione è stata presa insieme, finanche con le mogli. Ora abbiamo le canzoni visionate con gli occhi degli altri: abbiamo messo a disposizione i provini, Filippo Sugar e Caterina Caselli hanno li hanno sentiti come se riguardasse la loro famiglia, pensando a canzoni da adottare».

I Negramaro porteranno “Amore che torni negli stadi 2018”: il 24 giugno allo stadioG: Teghil di Lignano Sabbiadoro, il 27 allo stadio San Siro di Milano, il 30 allo stadio olimpico di Roma, il 5 luglio allo stadio Adriatico di Pescara, l’8 allo stadio San Filippo di Messina, con chiusura il 13 allo stadio Via del mare di Lecce.
«Questa tournée è la nostra comunicazione immediata, fra musica e immagine – ha sottolineato Lele Spedicato – L’amore con la A maiuscola sarà un evento per tutta la gente che verrà ad ascoltarci e che ci darà indietro. Il ‘live’ è la descrizione di tutti questi concetti».
 
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