Lucia Fraboni e le Psicocomiche
«Tic e nevrosi dallo strizzacervelli»

L'attrice jesina Lucia Fraboni
L'attrice jesina Lucia Fraboni
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Sabato 22 Aprile 2017, 11:47
JESI - Torna Lucia Fraboni, pardon tornano l’estetista Adalgisa Palpacelli, la bidella anconetana Stamura, Alfia, la contadina di Cingoli, la professoressa jesina Viridiana Pigliapoco, la cuoca-soubrette pesarese Rosy Pataracchia, la vedova chiaravallese Ida Cioccolanti. In poche parole si torna a ridere di gusto stasera alle 21,15 al Teatro Pergolesi quando l’attrice jesina Lucia Fraboni metterà in scena “Le nuove Psicocomiche”, lo spassoso spettacolo rinnovato in buona parte che ha entusiasmato e fatto divertire migliaia di marchigiani in tanti teatri della nostra regione rigorosamente sold out.
Cosa proporrà al pubblico del Pergolesi?
«Lo spettacolo si chiama Le nuove Psicocomiche e con me sul palco ci saranno tanti bravissimi attori marchigiani: Francesco Favi, la mia spalla da ormai diciotto anni, e poi Stefano Ranucci, Romina Antonelli, Carlo Sprovieri, Lorenzo Pianelli, Michela Verdenelli, Marina Minelli e Laura Anconetani. La nuova produzione è ambientata nello studio dello strizzacervelli dott. Francescangelo Maria Favicchio dove, pazienti vecchi e nuovi e, comunque, strampalati e bizzarri, si recheranno con la speranza di curare i proprio tic e nevrosi. E proprio dal Pergolesi parte la nuova “tele-visita” che il dott. Favicchio farà ai suoi pazienti per dispensando online i suoi consigli medici. Ci saranno personaggi classici e diventati un cult per il sempre affezionato pubblico della Fraboni, ma anche nuove fortissime gags e caratteri che non mancheranno di divertire».
Come è nata la passione per il palcoscenico?
«Il vezzo dell’esibizione parte da lontano, da quando, ospite di mia zia al mare di Torvaianica, cantavo in spiaggia intrattenendo i bagnanti. Poi, a 5 anni, accompagnando mamma ai corsi di aggiornamento per parrucchieri, il presentatore mi faceva cantare per intrattenere il pubblico mentre si asciugavano i capelli delle modelle. Dopo le scuole superiori comincia la mia avventura nelle radio private dove ho iniziato a proporre la prima creatura comica del mio carrozzone: l’estetista maceratese Adalgisa Palpacelli del fantomatico centro estetico “Più sani, più belli meno troffelli. Da lì è stato un successo dietro l’altro».
Il segreto del successo è stato puntare sulla “marchigianità” dei personaggi?
«Direi proprio di sì perché dopo Adalgisa sono nati tanti personaggi ognuno con una sua identità che suscita ilarità e divertimento nel pubblico. Ho avuto anche la fortuna di poter contare su spalle radiofoniche eccezionali, ad esempio a Radio Arancia con Luigi Carbini e Massimo Cerioni. L’incontro con Francesco Favi nel 1998 è un felice colpo del destino: lui è la mia “spalla comica” e la sinergia è a prova di bomba. Inoltre nel tempo ho scovato collaboratori davvero bravi che arricchiscono i miei spettacoli sempre all’insegna della marchigianità che è un po’ il mio marchio di fabbrica di cui vado orgogliosa. Il mio lavoro non consiste tanto nell’inventare personaggi ma nell’immergermi totalmente nel magico flusso della vita: lì dentro c’è già tutto ed io sintetizzo con comicità ed ironia ciò che vivo nella quotidianità».
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