Ancona Jazz, festa per i 50 anni. Da venerdì a domenica l’edizione Winter con tanti ospiti di livello internazionale

Prende il via con Di Battista e il Colours Ensemble in un “Omaggio alla Blue Note Records”

Ancona Jazz, festa per i 50 anni
Ancona Jazz, festa per i 50 anni
di Saverio Spadavecchia
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio, 07:21

Grande festa e tantissima musica per festeggia i 50 anni di Ancona Jazz. Il festival dorico riparte da quel 3 marzo 1974 quando all’interno del palazzetto dello sport si esibì il pianista francese Martial Solal, sostenuto dall’organizzazione dal Jazz Club Ancona, nato nell'ottobre del 1973. Da quei giorni, da quel concerto una storia che ha saputo attraversare i decenni ed ospitare talenti e nomi di spicco del mondo jazz. Produzioni originali, prime assolute, mostre, conferenze, seminari, pubblicazione di dischi e di libri, collaborazioni con altre realtà del panorama italiano. 

Le celebrazioni

Per celebrare quella storica giornata e tutte le altre nel corso degli anni, previste da venerdì a domenica le celebrazioni nella suggestiva Mole Vanvitelliana con una speciale edizione “Winter”, a cui seguirà la consueta edizione estiva. In cartellone concerti con artisti italiani e internazionali, la presentazione di un libro, la proiezione in anteprima del documentario “Tutti i colori del Jazz” e una tavola rotonda che farà il punto sulla nascita e lo sviluppo dei festival in Italia e all’estero. Si parte il primo marzo con l’esclusiva italiana del concerto di Stefano Di Battista con il Colours Jazz Ensemble in un “Omaggio alla Blue Note Records”. Rendere omaggio alla Blue Note significa celebrare non soltanto una delle etichette più importanti del jazz moderno sviluppatosi nel secondo dopoguerra, ma anche e soprattutto un punto di riferimento estetico con il quale ogni musicista jazz, di qualsiasi tendenza stilistica, ha dovuto confrontarsi.

I libri

Particolarmente ricca di eventi la giornata di sabato 2 marzo, interamente ospitata negli spazi della Mole Vanvitelliana tranne, a partire dalle ore 11 all’interno della Libreria Fogola Ubik in Corso Mazzini 170, si terrà la presentazione di due libri che si affacciano alla preziosità del patrimonio musicale e jazz italiano da due differenti angolazioni: il giornalista Marco Molendini con il suo Pepito - Il principe del jazz rivolge lo sguardo alla figura di Pepito Pignatelli e allo sviluppo della scena romana del jazz negli anni ’70 anche grazie al celebre club Music Inn, frequentato da alcuni nomi leggendari tra cui Chet Baker, Gato Barbieri e Dexter Gordon.

Nel pomeriggio si terrà la tavola rotonda “Da spettatore a direttore” artistico con Francesco Martinelli (docente di Storia del Jazz), Stefano Zenni (critico musicale, docente di Storia del Jazz e direttore artistico), Lorenzo Cimino (trombettista, compositore e direttore artistico) e Marco Molendini sui festival jazz in Italia a partire dalla speciale ricorrenza di Ancona Jazz, moderata da Fiorenza Gherardi De Candei. A seguire, la proiezione in anteprima del documentario Tutti i colori del Jazz sui 20 anni della Colours Jazz Orchestra e, infine, la chiusura sarà nelle mani del quartetto del sassofonista Emanuele Cisi e la chitarrista Eleonora Strino con il progetto Crossing the Bridge che omaggia un altro grande musicista ospitato ad Ancona Jazz nel 1982 al Cinema Metropolitan: Sonny Rollins.

Il gran finale

La terza e ultima serata, domenica 3 marzo, coincide con il vero giorno del compleanno di Ancona Jazz: non può mancare il ricordo del primo concerto con Martial Solal con un evento esclusivo: un “Piano Conclave” con due pianoforti e quattro pianisti di grande valore e varie nazionalità: gli italiani Dado Moroni e Francesca Tandoi, il venezuelano Benito Gonzalez e l’americano Danny Grisset, che si avvicenderanno e incroceranno al pianoforte.

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