San Benedetto, sul palco Johnson
dei Righeira per la riapertura del Mito

San Benedetto, sul palco Johnson dei Righeira per la riapertura del Mito
di Laura Ripani
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Venerdì 10 Novembre 2017, 14:45
Mai personaggio può essere più indicato per inaugurare la stagione di una discoteca rinnovata - di una città balneare - come il Mito, di San Benedetto, che questa sera riapre i battenti: Johnson Righeira infatti è tra gli artisti che hanno segnato un’epoca. Da “L’estate sta finendo” a “Vamos a la playa” e poi ancora “Innamoratissimo”, sono tormentoni conosciuti anche dai giovani di oggi, tanto che addirittura il dizionario Zanichelli fa risalire al duo torinese l’invenzione di questo termine.

Michael, la coppia scoppia
Già. Anche se oggi utilizzare la lingua spagnola per le hit estive è sinonimo di successo. Johnson oggi è un signore di mezza età che fa le ospitate senza l’assillo della cassetta. Ma anche senza il socio di sempre, Michael. Ma qualcosa tra i due deve essere accaduto di irreparabile. Così come l’artista che si professa un inguaribile ottimista è riuscito pure a superare il periodo brutto dei 5 mesi di prigione, indagine per motivi di droga dalla quale è stato assolto.

All’insegna del divertimento
Nella sua vita però sono stati tanti di più i motivi di divertimento, a cominciare dal liceo quando creando la lista banana per le elezioni scolastiche mostrò già la sua vena... demenziale, mentre invece stava già anticipando i rutilanti Anni 80 dei quali le sue canzoni furono la colonna sonora. E se non smentisce l’appoggio a Marco Rizzo dei Comunisti Italiani la sua appartenenza alla Torino delle periferie è sancita dalla fede juventina: tanto che quando le curve italiane - quella del Napoli specialmente - si sono appropriate della musica di “Un giorno all’improvviso” si è infilato la sciarpa bianconera per cantarla insieme a quelli della Scirea.

Bannato da Facebook
Il siparietto è ancora su Youtube, mentre con Facebook i rapporti sono più complicati: «Postai una vecchia foto dell’86 già presente sulla busta interna di un nostro 33 giri. C’era Eva Robins che allattava noi due ispirandoci alla Lupa di Roma. Fui bannato perché avevo violato la policy del social». Possibilista nel partecipare a un talent, mentre «mai» a un reality tipo Grande Fratello, «neppure se fosse quello vip». Piuttosto ascolta la musica di un tempo, da Barry White a agli Chic agli Heart Wind and Fire e tra i giovani apprezza Masketta. E mentre si gode ancora un successo che non pare proprio abbandonarlo pensa già ai progetti futuri «sto aspettando il momento giusto, ho alcune cose in cantiere ma per scaramanzia non ne parlo... mi posso ancora permettere di scegliere. Come dico sempre ho ancora tutta la vita davanti».
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