Da Mondolfo all'Isola del Giglio: viaggio
nella bellezza da un mare all'altro

Da Mondolfo all'Isola del Giglio: viaggio nella bellezza da un mare all'altro
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 15 Giugno 2018, 13:35
Da mare a mare. Un viaggio all’insegna dell’azzurro dell’Adriatico e del Tirreno. Da Mondolfo all’Isola del Giglio senza dimenticare i cardini di una storia italiana fatta di città storiche e radici che affondano in un terreno fecondo di bellezze e scorci indimenticabili.
 


1 Il via da Mondolfo
Per iniziare a esplorare uno dei borghi più belli d’Italia, in provincia di Pesaro Urbino, partiamo dal suo mare a Marotta. La frazione di Mondolfo è una delle mete turistiche più conosciute della regione. Una volta arrivati a Mondolfo non si può non notare la bellezza di un borgo affacciato sull’Adriatico. Da visitare il museo civico nel complesso monumentale di Sant’Agostino. Di interesse poi la chiesa di Santa Giustina, ricostruita dopo il terremoto del 1600. Elevata a Collegiata da Papa Urbano VIII, è caratterizzata dall’interno barocco. Ora direzione Umbria, Gubbio. La città di Sant’Ubaldo e dei ceri. 65 km.
 
2 Nella città dei ceri
A Gubbio, in provincia di Perugia, prima tappa d’obbligo è Palazzo dei Consoli, che insieme e Piazza Grande rappresentano il biglietto da visita di Gubbio. Poco distante ecco apparire il Duomo. La cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo è uno dei più alti esempi del gotico del centro Italia, riportato alla luce durante gli ultimi lavori di restauro (tra il 1913 ed il 1918) che hanno ripristinato internamente l’aspetto originale, eliminando le sovrastrutture tardo-barocche e che hanno portato alla scoperta di un sepolcro di stile gotico, di due statue di pietra raffiguranti dei santi e soprattutto dell’altare originario, costituito da un sarcofago d’epoca romana abbellito nel medioevo da colonnine di marmo rosa. Da visitare intensamente il centro storico, tra discese e salite prima di arrivare nei pressi del maestoso anfiteatro romano risalente al 1° secolo avanti Cristo. Una traccia di un passato romano che viene vissuto durante l’estate eugubine. Ora Toscana, verso la città del Palio, nell’omonima provincia. Siena, 155 km.
 
3 Tappa a Siena
La prima tappa, ed inizio obbligatorio per ogni esplorazione senese, piazza del Campo: cuore della città, con l’originale forma a conchiglia. Luogo storico, dove due volte all’anno (2 luglio e 16 agosto) si svolge il celeberrimo palio. Per tradizione la Piazza e il Palazzo Pubblico non appartengono ad alcuna contrada. Si deve salire fino a piazza Santa Maria Assunta per ammirare l’omonima cattedrale ed il Battistero. Dalla cattedrale si sale al Facciatone del Duomo Nuovo, testimonianza dell’inizio dei lavori per ampliare precedente, ma i lavori vennero bloccati a causa della grande epidemia di peste nera del 1348. Punto strategico per osservare Siena: si possono salire infatti gli oltre 100 gradini per ammirare la torre del Mangia e Palazzo Pubblico. Da visitare anche la pinacoteca nazionale, scrigno di tesori e maestri come Guido da Siena, Duccio di Buoninsegna e molti altri. Ora Porto Santo Stefano, 120 km.


 
4 Porto Santo Stefano
Per iniziare ad esplorare Porto Santo Stefano (provincia di Grosseto) è d’obbligo iniziare dallo splendido Lungomare dei Navigatori, disegnato da Giorgetto Giugiaro. Un cammino che porterà fino al porticciolo della Pilatella. Al Termine del Lungomare sarete arrivati in Piazza dei Rioni che, affacciata sul porticciolo è il vero cuore di Porto Santo Stefano. Alta tappa da visitare è quella della caratteristica fortezza spagnola. Si raggiunge dopo una breve ma ripida salita. La struttura venne costruita nel XVII secolo durante la dominazione spagnola. L’edificio è in perfette condizioni, ospita le mostre permanenti “Memorie Sommerse” e “Maestri d’Ascia”. Non possono mancare anche spiagge e calette, con quelle più suggestive da raggiungere attraverso il mare. Ultima tappa da affrontare: il traghetto per raggiungere l’Isola del Giglio.
 
5 Arrivo all’Isola del Giglio
Si arriva a Giglio Porto, parte del Comune di Isola del Giglio (comune diffuso sempre in provincia di Grosseto) e subito si resta affascinati dalla bellezza di piazza della dogana, caratterizzata da un antico porto di pescatori. Poco distante si trova Giglio Castello, nato attorno alla celebre rocca aldobrandesca: una struttura fortificata costruita attorno al X secolo. Ma la stagione obbliga anche a cercare spiagge e calette, e Giglio Campese è la zona più frequentata dai turisti. Poco distante anche l’isola di Giannutri: nota per il faro e per i resti di una villa romana nei pressi di cala Maestra. La villa venne costruita dai Domizi Enobarbi, famiglia di cui faceva parte anche Gneo Domizio, marito di Agrippina.
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