Da Macerata Feltria a Montemarcello
splendide vedute dai monti al mare

Da Macerata Feltria a Montemarcello splendide vedute dai monti al mare
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 29 Dicembre 2017, 13:15
Dalle montagne marchigiane al Tirreno ligure. Un risalire verso nord come un vero e proprio viaggio alla scoperta di scorci di appennino insoliti. Pieni di arte e storia.


 
1 Il via da Macerata Feltria
Si parte subito dall’esplorazione del museo archeologico e paleontologico di quella che un tempo era chiamata Pitinum Pisaurense. Si parta con la visita al museo di archeologia industriale, allestito nei sotterranei della Chiesa di Santa Chiara (sec. XIII). Il museo ospita una serie di attrezzature perfettamente funzionanti che provengono da alcune officine meccaniche dei primi anni del secolo scorso, oltre a strumenti impiegati in attività artigianali e agricole. Da vedere anche il museo della radio, ospitatao all’interno di un affascinante salone dell’ex convento di San Francesco (sec. XIV), costituisce il secondo museo pubblico della radio d’epoca presente in Italia. Di notevole interesse la pieve di San Cassiano. Fu eretta dopo l’anno 1000 su un tempio dedicato a Saturno, per la realizzazione furono utilizzati frammenti del tempio stesso e sicuramente rappresenta il più antico tempio cristiano del Montefeltro. Ora Ortignano Raggiolo: 107 km.
 
2 Ortignano Raggiolo
Nato dall’unione di Ortignano con Raggiolo ed il paese, addossato sul fianco della montagna, presenta tutte le caratteristiche del paese montano casentinese . Le strade di Raggiolo si percorrono solo a piedi; il borgo accoglie un albergo diffuso, un ristorante e una bottega di alimentari. È principalmente una meta turistica, frequentata soprattutto in estate. A Raggiolo si trova il Museo della Castagna che mostra tutte le fasi di raccolta e trasformazione di quello che nel passato era un vero e proprio sostituto del pane. Da vedere in località Borgo Badia a Tega, La chiesetta di Sant’Antonio. All’interno una pala d’altare centinata, tardocinquecentesca, raffigura la Madonna con il Bambino tra san Giovannino e san Gualberto. Nuova tappa Scaperia e San Piero: 75 km.
 
3 Scarperia e San Piero
Un Comune “nato” nel 2014, fusione dei comuni di San Piero a Sieve e Scarperia, con capoluogo in quest’ultima località. Di grande interesse il castello del Trebbio, (a San Piero a Sieve) villa-castello costruita sui ruderi di una precedente torre feudale da Michelozzo Michelozzi su commissione di Cosimo De’ Medici. Nel 1476 ospitò Amerigo Vespucci, giovanissimo in fuga da Firenze dove infuriava la peste. E’ aperto solo su prenotazione e per gruppi (055/848088) Sempre a San Pietro ecco la fortezza di San Martino, costruzione voluta dai Medici, ma la sistemazione definitiva dell’imponente fortilizio si deve a Bernardo Buontalenti che portò a compimento l’impresa probabilmente nell’ultimo decennio del ‘500. Da visitare poi il museo dei ferri taglienti (Palazzo dei Vicari- Scarperia) che racconta la storia di una comunità, quella di Scarperia, dedite alla fabbricazione dei ferri taglienti. Orari: da Ottobre a Maggio: dal mercoledi al venerdi 9-13; sabato, domenica e festivi (eccetto il giorno di Natale). Ora Pistoia: 60 km.


 
4 Pistoia e San Zeno
Il via alla scoperta di Pistoia da San Zeno, cattedrale meravigliosa e cuore del centro storico pistoiese. Custodisce al suo interno l’altare argenteo di San Jacopo. Costruita nell’alto medioevo, fu distrutta da due incendi e quindi ricostruita nel XIII secolo e successivamente rimaneggiata fino all’epoca moderna. Il suo aspetto esterno risale al XIV secolo; l’interno a tre navate è originario del trecento, abbellito da affreschi seicenteschi. Sotto al presbiterio si trovano i resti visitabili di una villa romana di età imperiale e della chiesa originaria. L’altare di San Jacopo, a cui lavorò anche Filippo Brunelleschi. Di interesse anche la pieve di Sant’Andrea celebre per il pulpito opera di Giovanni Pisano. Ultima tappa ora: Montemarcello, 102 km.
 
5 Arrivo a Montemarcello
Il borgo conserva elementi architettonici storici: la porta d’ingresso al paese del XV secolo e dello stesso periodo la chiesa parrocchiale di San Pietro edificata secondo alcune fonti nel 1474 e ampliata tra il 1643 e il 1683. Al suo interno è conservato un’ancóna marmorea del 1529 ritraente Gesù Cristo (nelle sembianze del Volto Santo di Lucca) e i Santi Sebastiano e Rocco, attribuita allo scultore francese Domenico Gar, e un trittico in legno del XIV secolo raffigurante la Vergine del Rosario fra i Santi Pietro e Giovanni Battista attribuita a Pietro da Talata detto “maestro di Borsigliana”. A Montemarcello è visitabile l’Orto botanico del parco. Dal borgo, inoltre, scendono gli 800 gradini che consentono di raggiungere a piedi la spiaggia di Punta del Corvo.
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