Da Fano fino a Trento: un viaggio
a cavallo tra storia e buona tavola

Da Fano fino a Trento: un viaggio a cavallo tra storia e buona tavola
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 29 Settembre 2017, 15:40
Da Fano a Trento abbracciando storia, arte e buona tavola. Un “salire” verso nord alla scoperta di quanto le nostre città d’arte – e non – ancora nascondono ai nostri occhi.
 


1 - Dall’arco di Augusto
Si parta per questo nuovo viaggio dall’arco di Augusto, testimonianza viva della storia romana della città marchigiana. Da lì poi è un susseguirsi di emozioni e scorci. Da non perdere è la chiesa di san Francesco. La chiesa, oggi sconsacrata e totalmente priva di copertura, si trova a pochi passi da piazza XX settembre ed ospita le tombe di Pandolfo III Malatesta e della sua prima moglie Paola Bianca. La tomba di quest’ultima è stupendo esempio di lavorazione e scultura tardogotica. Opera del veneziano Filippo di Domenico. Da vedere anche le raccolte civiche di Fano sono conservate all’interno del monumentale palazzo palatestiano, voluto da Pandolfo III Malatesti, ed edificato nella prima metà del Quattrocento. Il percorso di visita si articola attraverso sedici ambienti, ed è suddiviso in quattro aree principali: la sezione archeologica (temporaneamente chiusa per lavori), la sezione delle ceramiche e quella della numismatica, la sala del caminetto, la sala grande, i due piccoli ambienti della sala del lavabo e la cosiddetta sala Morganti.
 
2- La città di Fellini
Terminata l’estate Rimini non perde d’interesse, perché la sua storia e i suoi monumenti restano “vivi” anche per chi scegli una via alternativa per approcciare la riviera romagnola. Itinerari romani, rinascimentali e moderni, soprattutto legati al genio di Federico Fellini. Il grande regista originario di Rimini ha infatti segnato profondamente la storia della città. Si parta da piazzale Fellini, con il Grand Hotel, simbolo dei desideri “proibiti” del Maestro. C’è poi piazzale Boscovich, la meta invernale dei vitelloni. Altra tappa è la scalinata dell’Arengo e la torre comunale. Ultima tappa il civico cimitero dove campeggia “la grande prua”, il monumento di Arnaldo Pomodoro dedicato a Fellini e a Giulietta Masina.
 


3 -Parma, un gioiello
Si parta del centro storico, con la visita della piazza del duomo. La cattedrale dedicata a santa Maria Assunta, è fra le maggiori opere dell’architettura romanica in Italia. C’è poi, poco distante, il battistero: edificio a pianta ottagonale destinato al rito battesimale, sorge a fianco del campanile del Duomo sulla stessa piazza. Fu progettato da Benedetto Antelami in uno stile che segna il passaggio dal romanico al gotico. L’esterno è interamente rivestito in marmo rosa di Verona. Altro gioiello, magari poco conosciuto ai più, è la chiesa dalle forme barocche di Santa Maria del Quartiere. Fu costruita tra il 1604 ed il 1619 in una zona allora non edificata all’interno delle mura cittadine, su progetto attribuito a Giovan Battista Aleotti detto l’”Argenta”, lo stesso architetto che realizzò il teatro Farnese all’interno del palazzo della pilotta. La chiesa, a forma di prisma esagonale, presenta uno spazio interiore centrale dominato da una grande cupola con magnifici affreschi del paradiso, realizzati nel 1619 da Pier Antonio Bernabei.

4 - La perla sul Garda
Una delle perle sul lago di Garda, da sempre meta di turisti (italiani e non), è una città che racconta una storia antichissima. Da vedere le grotte di Catullo: dove con il termine “grotte” si intende parlare di una domus romana edificata tra la fine del I secolo a.C. e il I secolo d.C. sulla punta della penisola di Sirmione. Altra tappa obbligatoria il castello scaligero, fortificazione lacustre ed unico esempio rimasto di rocca dotata di darsena fortificata. Il nucleo centrale del castello con il mastio risale all’opera di Mastino I della Scala intorno al 1277/78. Risale invece all’occupazione veneziana (dopo il 1405) la darsena fortificata, forse il risultato dell’ammodernamento di una precedente darsena scaligera probabilmente costituita di moli in legno.
 
5 - Arrivo a Trento
L’ultima tappa del viaggio deve necessariamente partire dal centro storico di Trento, dal cuore pulsante della città: Piazza Duomo, la piazza principale. Piazza Duomo è un piccolo gioiello architettonico, infatti senza dubbio i bei edifici che in essa si affacciano la rendono una della più belle e policrome piazze d’Italia. Al centro della stessa ecco la fontana di Nettuno costruita su progetto dello scultore Francesco Antonio Giongo. Tutto intorno alla piazza si possono ammirare il duomo, il palazzo pretorio e le caratteristiche case Cazuffi-Rella, con delle facciate di grande pregio. Il duomo è la principale chiesa cittadina ed è stata edificata nel XIII secolo sull’area in cui era originariamente presente un’antica basilica dedicata a San Vigilio.
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