Da Fano fino a Pescara nei luoghi
"segreti" della Grande Bellezza

Da Fano fino a Pescara nei luoghi "segreti" della Grande Bellezza
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 29 Giugno 2018, 12:49
Da Fano a Pescara attraversando luoghi poco noti al grande turismo. Una scoperta di orizzonti e panorami ad visitare con lentezza e occhi aperti, senza perdere una sola immagine di una grande bellezza.
 


1 Il via da Fano
La città della Fortuna, del Carnevale e dell’arco di Augusto. La città dei Malatesta e la città della chiesa di San Francesco: oggi sconsacrata e totalmente priva di copertura, si trova a pochi passi da piazza XX settembre ed ospita le tombe di Pandolfo III Malatesta e della sua prima moglie Paola Bianca.. Opera del veneziano Filippo di Domenico. Da vedere anche le raccolte civiche di Fano sono conservate all’interno del monumentale palazzo malatestiano, voluto da Pandolfo, ed edificato nella prima metà del Quattrocento. Verso Petrella Guidi ora, provincia di Rimini, a poco meno di 100 km.
 
2 Tappa a Petrella Guidi
Quasi al confine tra Romagna, Marche e Toscana ecco il castello di Petrella Guidi, uno dei tredici castelli del vicariato di Sant’Agata Feltria, ed ha origini antichissime. Molto suggestiva la porta d’ingresso dalla quale si accede al nucleo centrale. Ancora oggi il borgo conserva la sua originale e suggestiva struttura medievale. In questo luogo Tonino Guerra ha voluto ricordare Federico Fellini e Giulietta Masina, con il Campo dei Nomi. Oltre alla Chiesa di S Maria di Casalecchio, Petrella ha altre due Chiese, la parrocchiale di S. Michele Arcangelo e la Chiesa di S. Apollinare al Castello sul cui altare maggiore attorno al 1700 venne trasportato il muro di un Oratorio affrescato con un’immagine miracolosa della Vergine. A circa 6 km il capoluogo: da vedere il museo delle arti rurali ed il caratteristico “giro delle fontane”: All’interno del centro storico si snoda il “percorso delle fontane”, un itinerario attraverso le vie del paese alla ricerca di tre fontane opera di artisti moderni e contemporanei. Ora direzione Rasiglia, frazione di Foligno, 160 km.
 
3 Il borgo dei ruscelli
Piccola frazione di Foligno, Rasiglia è conosciuta anche come “il borgo dei ruscelli”, ed il paese conserva l’aspetto tipico di borgo medievale umbro, raccogliendosi in una struttura ad anfiteatro. Passeggiando per i suggestivi vicoli del centro è impossibile non rimanere incantati dai corsi d’acqua che attraversano l’abitato, rendendolo unico e affascinante. Le prime notizie sull’esistenza del paese risalgono agli inizi del XIII secolo. Da ammirare i resti della rocca di Rasiglia in origine occupava tutta la sommità del colle, con un andamento pressoché rettangolare, mentre attualmente restano visibili tratti delle mura di cinta e il rudere di una torre. Nei dintorni è possibile visitare l’Antico Santuario di Santa Maria delle Grazie e il Parco dell’Altolina, dal paesaggio ricco di biodiversità: le Cascate del Menotre e le Grotte dell’Abbadessa, di origine carsica, con suggestive formazioni di stalattiti e stalagmiti. Ora direzione Ferentillo, in provincia di Terni, 50 km circa.


 
4 I borghi divisi dal Nera
Ferentillo è un Comune costituito da 2 borghi, Matterella e Precetto, divisi dal fiume Nera. Tra i due nuclei abitativi che costituiscono il paese di Ferentillo, il più antico è sicuramente la Matterella e conserva la grande bellezza del palazzo Silvani-Lorenzi ed il Complesso Cybo: tempio paleocristiano, che a seguito dell’ampliamento voluto da Franceschetto Cybo nel 1494, divenne a piante quadrata con tre navate divise da sei colonne a blocchi connessi di cui due ottagonali. Precetto, nata nel dodicesimo secolo, è arroccata sul pendio di Monte Sant’Angelo. Da segnalare la Madonna del gonfalone e la chiesa di Santo Stefano, senza dimenticare il seicentesco Palazzo del Principe di Montholon. Poco distante, il borgo fortificato di Umbriano. Ormai ridotto a rudere, è nonostante tutto un posto estremamente suggestivo nonostante lo stato di conservazione. Ultima tappa ora, Pescara, 217 km.
 
5 Arrivo a Pescara
La culla di Gabriele D’Annunzio, la città che ha dato i natali ad uno dei poeti più controversi ed apprezzati del ventesimo secolo, è una città che nasconde una vitalità ed una cultura in linea con il suo illustre figlio. Proprio per questo da visitare subito la sua dimora natale, in corso Manthoné 116. Abitazione che conserva l’arredamento dell’epoca: mobili, oggetti, fotografie e ricordi appartenuti a Gabriele D’Annunzio ed alla sua famiglia. Sono presenti anche delle opere di Francesco Paolo Michetti e di altri artisti locali. Di grande interesse anche passeggiare tra i vicoli e le vie di Pescara vecchia. Piazza Unione, corso Manthonè e via delle caserme. Altro punto di sicuro interesse è il porto canale con i suoi trabocchi, costruzioni in legno su palafitta utilizzate per pescare senza uso di imbarcazioni.
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