Una tappa nella patria di Inteatro:
quanto mondo c'è a Polverigi

Una tappa nella patria di Inteatro: quanto mondo c'è a Polverigi
di Lucilla Niccolini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Giugno 2017, 15:50
POLVERIGI - Da domani notte, nel Parco di Villa Nappi, le lucciole troveranno rifugio negli angoli più riposti, lontano dalla gente. A Polverigi torna il pubblico di Inteatro, di giovani e meno in attesa di incontrare l’avanguardia, per una settimana di spettacoli dal vivo. Non sarà una vacanza di vera quiete, pur circondati dalle colline verdi di gelsi e querce, gialle di grano e girasoli in fiore, viola di erba medica. Fino ad ora, le lucciole la facevano da padrone nel parco, indisturbate dal brusio delle ninfe e degli efebi in libera uscita, gli allievi dell’Inteatro Summer Academy. Dopo le ore trascorse nella villa a perfezionarsi con i maestri internazionali, sciamavano tra i cespugli della macchia mediterranea, nel silenzio della notte levigato dal frinire dei grilli. Ora anche loro si mescolano ai visitatori del festival, i colori delle fogge si confondono, come le lingue di tutto il mondo, e basta poco per capirsi: la lingua del teatro è universale.

Aromatico incipit
Per i turisti che hanno scelto Polverigi, quando le ombre della mattina si accorciano sui tavolini della colazione, ogni giornata è pagina bianca da riempire con l’ozio virtuoso del borgo di campagna. Il caffè in piazza, tra artisti spagnoli, ungheresi e newyorkesi, è aromatico incipit d’un giro, a cominciare da un’occhiata alla Deposizione manierista dell’arceviese Ercole Ramazzani, nella chiesa parrocchiale. E poi un vigile urbano vi intercetta per raccomandarvi con cortesia di seguirlo in Comune. Nessun verbale, tranquilli, vuole solo mostrarvi la Crocifissione quattrocentesca lì affrescata, un vanto del paese.
Oltre l’arco a volta, l’antico ingresso del castello - una rampa conduce alla balconata panoramica attorno alle mura esterne - è soglia del silenzio: nel Roccolo, recinto ovale di case antiche, si potrebbe restare per ore, a leggere sotto i tigli, prima di scendere dalla rampa opposta e ritrovarsi davanti al cancello del parco.

In scena fino al 2 luglio
Inteatro Festival, fino al 2 luglio, propone nuove creazioni firmate da artisti come Yan Duyvendak, Roger Bernat, Karthik Pandian & Andros Zins-Browne, Collettivo Cinetico, Andrea Costanzo Martini, Sonia Gómez, Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalàn, József Trefeli& Gabòr Varga, Oscar Gómez Mata, Claudia Catarzi, Nicola Galli.

Tutti a Villa Nappi
Villa Nappi, dal 1970 di proprietà del Comune, è luogo di residenza per artisti, dotata com’è di undici camere, sale prova, bar, ristorante, sale conferenze: il luogo ideale per meeting e summer school, residenza per le compagnie di Marche Teatro-Inteatro Festival.
Info www.inteatro.it



In cima, tra i cipressi, la chiesa del Sacramento
La chiesa del Sacramento, in cima della salita tra i cipressi che introduce alla Villa Comunale, a metà dell’800 era divenuta la cappella privata dei nuovi proprietari, i Nappi. Barocca, conserva il pavimento e il soffitto del ‘300, quando ancora era intitolata alla Maddalena. E la santa dai lunghi ricci vi è ritratta con sant’Agostino nella pala del Maestro di Polverigi, accanto alla Sacra Conversazione del più tardo Domenico Simonetti detto il Magatta. Dalla porta laterale, usciamo alla quiete del portico, nel chiostro affacciato sulla villa.

Il migliore gelato al cioccolato d’Italia
Si trova a due chilometri da Polverigi, ad Agugliano, il migliore gelato al cioccolato d’Italia. Lo fa nella sua Enocioccogelateria su via Leopardi il mago Paolo Brunelli, cui è andato quest’anno il riconoscimento del Gambero Rosso, inserito con onore - “tre coni” - nella prima guida sulle Gelaterie d’Italia 2017. Una lunga tradizione gastronomica, di antichi sapori, e tanta ricerca. Soprattutto, gusto e molta passione. Qui, un secolo fa la sua bisnonna fondò una locanda, che oggi è il Belvedere: cucina casereccia di gran richiamo.
Info www.paolobrunelli.me
 
Offagna, e l’antico borgo medievale vale una gita
Non è lunga la strada, meno di quattro chilometri, per Offagna, e l’antico borgo medievale vale una gita. Col suo castello, ottimamente conservato, perpetua la sua tradizione con un Museo delle Armi antiche. La chiesa del Sacramento è vanvitelliana meraviglia architettonica. Dagli spalti e dal bastione la vista spazia fino al mare. E dal 21 al 29 luglio si accendono le Feste Medievali, organizzate dai borghigiani, vivacissimi sostenitori dei quattro quartieri in lizza nella disfida in costume. Proloco, Piazza del Maniero, 17. Tel. 071.7107552, cell. 339.776230.

I consigli
© RIPRODUZIONE RISERVATA